Dopo il Villaggio della Salute che i comuni mortali chiamano l’ospedale vuoto, dopo il Villaggio della Memoria, detto comunemente Camposanto, dopo il Villaggio dello Sport detto anche campo sportivo e ruderi di quello che doveva essere il palasport per colpa dei quali ora la Sutor gioca ad Ancona, dopo il Villaggio del Lavoro che da tutte le parti si chiama zona industriale ma da noi a Montegranaro no, dopo il Villaggio della Moda che ha dato modo a Don Diego De la Vale detto anche Zoro de Noantri di andare un altro po’ sui giornali e in tribunale a spese dei contribuenti, nascerà presto il Villaggio di Buffi…ops…Puffi. Il progetto che ha messo d’accordo Comune, Provincia, Regione, Stato Vaticano, Repubblica di San Marino, Isole Cayman, Qui Quo e Qua, Ponte Ponente Ponteppì Tappettà Perugia, col placet fondamentale del succitato Zoro vedrà la nascita di una struttura polivalente e polifancete in cemento armato e laterizi coibentata dove serve il cui utilizzo ancora non sappiamo ma certamente utile sarà, almeno a qualcuno, certamente al proprietario del terreno su cui sorgerà. A cosa servirà non è ancora dato sapere ma siamo certi che avrà in sé tutte le caratteristiche per metterci in contatto col mondo e con il cosmo. La struttura nascerà in sinergia col privato come si usa fare ai nostri giorni con grande soddisfazione di pubblico e privato e con lo sguardo stupito del cittadino contribuente. La costruzione sarà affidata a ditta di levatura morale e solidità economica indiscutibili come nella migliore tradizione nostrana. Dipinta di bianco dentro e fuori col tetto blu e rosso a forma di fungo il Villaggio dei Buffi ops Puffi sarà il fiore all’occhiello della città e sarà l’ennesima eccellenza di cui aver vanto.
Luca Craia