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Viva Zapatero!

Creato il 19 luglio 2013 da Pim

Viva ZapateroÈ un pamphlet, e come tale ha dei limiti: va a vederlo chi è già convinto della buona causa, lo evita chi è contrario. Cade in qualche luogo comune, vero. Tuttavia costituisce una testimonianza lucida e appassionata che scuote la rassegnazione nella quale sembra essere scivolata una parte non indifferente della società italiana. Il valore del film non risiede tanto nella qualità, tutto sommato approssimativa (picco negativo la voce fuori campo, irritante), quanto nel disvelamento sfacciato della realtà delle cose. Oltre la Destra (che è quella che sappiamo) e la Sinistra (quella che non vorremmo fosse), Viva Zapatero! ha il merito di sbattere in faccia senza complimenti una verità ineluttabile: la politica conta sempre meno. I poteri legislativi sono al soldo di potentati economici e dunque le differenze tra Destra e Sinistra, Conservatori e Progressisti, sono talmente sottili da risultare etichette di contenitori pieni dello stesso vuoto.

Diciamo che il film appare più adatto al formato televisivo che al grande schermo. Paradossalmente, i problemi centrali che solleva riguardano proprio la censura catodica e l'asservimento dei media italiani. Mentre la televisione batte ormai le strade più remunerative della fiction, il cinema si conferma il mezzo più efficace a documentare la realtà che frequentiamo. La dimensione anarchica della sala resta insomma l'ultimo baluardo contro il pensiero pervadente di Porta a porta e dei suoi cloni. Sabina Guzzanti si dimostra ostinata e caparbia come una novella Giovanna d’Arco: la sua battaglia a favore della libertà di espressione, alla fine, l’ha vinta. L'ha perduta invece Zapatero, e con lui il suo modello di Spagna, ma questa è un'altra storia. . Viva Zapatero!, di e con Sabina Guzzanti (Italia, 2005, 80’). Venerdì 19 luglio 2013, ore 22,50, La7.

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