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Vivere a rate e mausolei

Creato il 12 dicembre 2013 da Pe
Vivere a rate e mausolei
Nel Mondo Reale mi occupo di recupero crediti. Alcuni considerano il mio lavoro poco etico, ma è risaputo che le aziende antepongono il profitto alla felicità e le banche non sono più cattive di altre. I supermercati incentivano la vendita di polli da allevamenti intensivi per fare un esempio, e a me pare molto peggio che pretendere indietro quanto pattuito.
A parte le persone in difficoltà infatti si ha spesso a che fare con personaggi indebitati per macchinoni ed altra robaccia inutile, motivo per cui ristabilire l'Ordine Naturale Delle Finanziarie mi aiuta a riflettere sulla futilità di molti acquisti.Perché ci sentiamo in dovere di comprare oggetti che servono a stabilire il nostro status sociale?Il credito al consumo ci illude di rendere soddisfabile ogni nostro desiderio materiale, ma non è colpa dello strumento finanziario in sé, siamo noi a non guardare in faccia la realtà e a posticipare semplicemente il prezzo della nostra inadeguatezza.L'altra negatività, comune invece anche ai prestiti necessari, è il conseguente bisogno di lavorare sempre al medesimo ritmo per pagare le rate accumulate.Conoscendo il meccanismo dall'interno gli acquisti sul lungo periodo mi spaventano e uno su tutti è il mutuo. Lo considero persino più vincolante di un matrimonio perché non esiste neanche la possibilità di una scappatella: salti una rata e vieni immediatamente richiamato all'ordine senza nessuna opportunità di giustificazione.Comprendo l'impossibilità di avere subito tutti i soldi necessari all'acquisto di un'abitazione, ma non riesco proprio a capire perché single o coppie trentenni debbano sommergersi di debiti per rinchiudersi in un appartamento-museo peggio delle mummie egizie.Praticare un downshifting consapevole rinunciando a  qualche metro quadro o al quartiere più rinomato consente di viaggiare, praticare sport o studiare grazie ad un budget mensile più leggero.
L'alternativa è passare anni chiusi in casa a rimirare un salotto acquistato in 36 comode rate mensili e lavorare per pagarlo.A differenza di molti miei colleghi che si sentono in dovere di portare i Valori Aziendali anche a casa io vivo realizzando il sogno perverso di un designer Ikea di un'abitazione microscopica con mobilia salvaspazio. Stranamente in questi giorni di ricevimento della Tares mi sento molto più ricca e leggera.
PS: Non penso che quanto scritto sopra andrà a mio sfavore. Il consumismo continuerà a regnare imperante così come l'utilizzo del credito rateale. In caso contrario mi dedicherò alla scrittura sull'onda anomala dell'effetto dissacrante di questo post.

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