Ciao Sally io una lettera al mio untore non l`ho mai scritta perche` oltre la sieropositivita` mi aveva spezzato anche l`integrita´ interiore, quindi chiusa la storia con regalo(sieropositivita`) sono stata felice di uscire da quel tunnel fatto solo di amarezze e di tristezza.
Per me e` una persona "morta" che "non esiste",non bado piu` ad avercelo nei miei pensieri.
Come tu sai l`HIV dall`inizio mi ha dato sempre una gran forza, e sinceramente a distanza di quasi 5 anni guardo a quello che ho costruito ,cosa che prima non ero abituata a fare. Spero che dopo il mio commento tu possa finalmente prendere le redini in mano della tua vita e non addossare ad un virus una colpa che non ha.
Ti abbraccio
La gente affronta la sieropositivita` come sa e come puo`. Quando ho scoperto di essere sieropositiva in piccole frazioni di secondi mi e` passata tutta la vita davanti gli occhi,una vita fatta solo di incertezze di cazzate di storie andate a male, di persone con i quali non avrei dovuto andarci a letto,quindi per me l´HIV e` stato solamente il risultato di un comportamento sbagliato da parte mia.Per cui la mia reazione e` stata quella di reagire per affrontare un comportamento piu` adeguato per una "nuova vita da positiva".Anch`io sono stata infettata "volontariamente"dal mio "untore" (perche` lui lo sapeva)(bastardo e figlio di un cane ) pero` era assurdo per me "vivere" addossando una colpa a quel figlio di troia fino alla fine dei miei giorni. La mia strada e` stata diversa ho rimosso quell`episodio dalla mia vita,cercando di guidare questo virus per farmi vivere piu` a lungo.