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Vivere e lavorare in Moldavia. Intervista ad Alfredo Ferrari

Creato il 10 ottobre 2011 da Eastjournal @EaSTJournal

di Silvia Biasutti

Vivere e lavorare in Moldavia. Intervista ad Alfredo Ferrari

Alfredo Ferrari, general manager dell’agenzia turistica “Go East, Go West” e segretario generale del Club Italiano di Chişinău, da molti anni risiede nella capitale della Repubblica Moldova. Con il suo lavoro riveste un ruolo ponte insostituibile per gli italiani che si recano in questo Paese. L’abbiamo intervistato per scoprire come si vive e lavora a Chişinău.

Le dò il benvenuto tra le pagine virtuali di “East Journal”. Da quanto tempo risiede a Chişinău e di cosa si occupa?

Buongiorno, la ringrazio per il benvenuto su questo periodico che si occupa dell’Europa orientale. Risiedo in Moldova da circa 8 anni e fondamentalmente mi occupo di turismo ricettivo essendo l’unico operatore turistico italiano qui presente in possesso di regolare licenza. Come attività secondarie la mia società si occupa anche di immobiliare e consulenze d’affari.

Quali scelte l’hanno portato a vivere in Repubblica Moldova?

Senza dubbio quando sono arrivato nel 2003 questo paese era ai più sconosciuto e quindi per me che da 20 anni mi occupo di turismo ricettivo italiano in giro per il mondo ha rappresentato una sfida, inoltre con la mia base operativa di Chisinau posso comodamente gestire il turismo italiano interregionale che si muove tra Moldova, Romania ed Ucraina grazie a specifiche collaborazioni con agenzie di quei paesi.

Dal 15 settembre scorso è diventato segretario generale del Club Italiano di Chişinău: di cosa si occupa questa associazione?

Il Club Italia di Chişinău è stato fondato e registrato presso il Ministero della Giustizia moldavo nello scorso mese di febbraio. Siamo una libera associazione di persone senza scopo di lucro. L’ idea era partita da me e da altri 7 soci fondatori nell’anno 2010 perché volevamo riunire tutta la comunità italiana qui presente al fine di conoscerci meglio ma soprattutto per poter organizzare avvenimenti culturali italiani in questo paese a beneficio della nostra comunità e per diffondere la nostra cultura in questo paese. Non ultimo, il Club ha anche come missione quella di supportare i nuovi arrivati e/o quei connazionali che hanno interesse a trasferirsi qui con consigli pratici legati alla burocrazia ed alla legislazione moldava, soprattutto inerenti la tematica migratoria.

Come general manager dell’agenzia turistica “Go East-Go West” come giudica lo stato dell’arte del comparto turistico della Moldova?

Reputo la Moldova un paese con un vasto potenziale turistico da sviluppare, sopratutto nel comparto agrituristico ed enogastronomico, purtroppo l’infrastruttura del paese assai precaria e gli scarsi finanziamenti ed investimenti sul turismo rurale limitano, per il momento, alla sola città di Chisinau lo sviluppo generale del turismo. Al di là di questo comunque negli ultimi due anni si notano dei cambiamenti, soprattutto di mentalità, che lasciano ben sperare per il futuro.

Che rapporti ci sono tra italiani e moldavi a Chişinău?

I rapporti tra italiani e moldavi sono molto cordiali, in questo paese siamo molto apprezzati grazie anche al fatto che l’Italia ospita circa 200.000 (però solo 100.000 secondo le stime ufficiali…) cittadini moldavi molto ben integrati. Inoltre l’egregio impegno dell’Ambasciata d’Italia ha aumentato ancora di più il nostro prestigio qui in Moldova. Non ultimo devo ricordare che negli ultimi anni le coppie miste italo-moldave con prole sono di molto aumentate e ciò fa si che i legami socio-culturali diventano sempre più stretti tra i nostri due popoli.

Quali sono, a suo parere, le prospettive di sviluppo socio-economico che attendono nei prossimi anni alla Moldova?

La più grande sfida per questo paese secondo me sarà quella di far rientrare in parte i suoi lavoratori qualificati che sono oggi all’estero, solo così la Moldova potrà pretendere di attrarre quegli investitori stranieri solidi ai quali aspira, non è infatti un mistero che uno dei principali problemi di quest’economia sia la mancanza di maestranze ben qualificate. Un’altra sfida importante per il Governo Moldavo sarà quella di diminuire il grado di corruzione esistente nel paese e soprattutto apportare le necessarie riforme nei settori della giustizia e degli affari interni richieste da Bruxelles nel cammino verso un’eventuale adesione futura all’UE.

Se vuole aggiungere un consiglio, un auspicio o se vuole raccontare ai lettori di “East Journal” dei suoi prossimi progetti, le lascio la parola:


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