SuWired Italiae' stato pubblicato un articolo diAndrea Girolamidal titolo "Il senso di colpa non funziona, neanche in Rete", in cui l'autore - prendendo spunto da unarticolo di Wired USAsulle pesanti condizioni di lavoro delle fabbriche cinesi in cui si producono componenti
dell'iPhone e dallapuntata di Reportsui pericoli deisocial network- dice che:
"entrambi a questo giro non ci hanno rivelato una verita' scomoda o illuminante ma hanno solo ribadito nozioni gia' conosciute ponendosi automaticamente su un piano di superiorita' che non spetta loro come a nessun altro, tantomeno quando si cerca di fare informazione in maniera innovativa"
Ecco l'errore che commettiamo tutti, pensare cheaddormentare la nostra coscienzacon la scusa che si tratta di un comportamento diffuso e ormai consolidato ci metta al riparo da ognisenso di colpa. Anzi, chiunque cerchi di far riemergere il senso di colpa e' nel torto, perche'dice cose che sappiamo gia' e ci procurano solo dispiacere. Si, molto meglio cheInternet diventi come la televisione,ci tranquillizzi e ci cullinelle nostre certezze, dicendoci che non abbiamo colpe, che il nostro comportamento e'irreprensibileGuai a chi cerca di farci notare che nascondere le nostre colpe sotto un tappetto e' sbagliato o che addirittura cerca di sollevare questo tappetto. Guai a lui, perche' e' solo uno che sale sul pulpito a imporciuna morale quasi cristiana molto lontana dalle pulsioni del consumatore medio, soprattutto quello online
. Quando qualcuno ci dice qualcosa che genera (o potrebbe generare) in noi unsenso di colpa, per un meccanismo di autodifesa reagiamo spessoattaccandochi ci ha provocato un sentimento tanto fastidioso esminuendoquanto ha detto. Ma questo non significa che chi ci ha provocato non abbia ragione o sia nel torto, significa solo cheil nostro orgoglio e la nostra voglia di spensieratezza e' piu' forte della nostra coscienzaA me l'articolo di Andrea Girolami sembra proprioidiota, ma farglielo notarenon e' certo una verita' scomoda o illuminante, sono sicuro che ho solo ribadito una nozione chesapeva gia'