COLOMBINA
conosciuta anche con altri nomi Arlecchina, Corallina,Ricciolina, ecc. viene rappresentata come scaltra e maliziosa, civetta e pettegola, personaggio nato da un mondo popolare come Arlecchino, suo fedele compagno di avventure e talvolta suo sconsolato innamorato.
CACCE
durante il Carnevale si svolgevano le cacce ai tori (a dire il vero, buoi) che si effettuavano dal 26 dicembre alla domenica precedente la Quaresima nei campi e nei cortili dei Palazzi. Si allestiva un anfiteatro con scalinate ed i buoi, in numero variabile a seconda dell’importanza della persona in onore della quale erano indette, legati per le corna, venivano condotti attorno all’arena dai popolani in calzoni corti di velluto nero, con un tabarro rosso ed un cappello a tre punte (rosso se Castellani, nero se Nicolotti). I “cavacani” aizzavano i cani contro i tori perché staccassero loro le orecchie, finché i tori sanguinanti venivano ritirati dopo alcuni di questi attacchi. I nobili che partecipavano alla caccia erano mascherati alla “barona”, ossia da pantalone, Brighella, Zanni, Tartaglia.
CONTROCARNEVALE
era indetto dalle autorità religiose per mondare e scongiurare i peccati carnevaleschi: processioni (anche per via acquea), tridui e devozioni venivano invocati in diverse chiese, quasi un preludio alla Quaresima.