ZANNI
satira cittadina del contadino inurbato, da cui derivano le caratterizzazioni di Arlecchino, Pulcinella ed infinite varianti di servo sciocco e servo furbo. L’abbigliamento specifico prevede un camiciotto e larghe brache bianche, un borsellino alla cintura e una mazza o batocio ( da cui l’appellativo di Arlecchin Batocio) ed un berretto floscio. E così è abbigliato Pulcinella, spesso associato a Pantalone, tanto da essere ormai considerata un maschera veneziana e viene scelta da Tiepolo come protagonista degli affreschi della Villa di Zianigo: Pulcinella e i saltimbanchi, Pulcinella innamorato; sul soffitto il famosissimo ovale con l’Altalena dei Pulcinella (1793).