Magazine Cinema

Voci Spirituali (Parte 1-3) – Alexandr Sokurov

Creato il 10 luglio 2012 da Maxscorda @MaxScorda

10 luglio 2012 Lascia un commento

Voci Spirituali
Mi capita di ascoltare il secondo movimento della Sinfonia n. 23 di Mozart e restare disorientato per l’emozione. E’ qualcosa che trasporta in un luogo senza riferimenti, senza punti d’appoggio e confronto e l’equilibrio cede, i sensi collassano, la mente fugge lontano. Ci si trova al limite estremo del Creato, laddove termina e nel contempo inizia, nell’inconcepibile voragine nella quale tempo e spazio si consumano e rinascono. Visione insostenibile per gli uomini, a malapena concepibile se in odore di divinita’ e c’e’ da perdere la ragione al solo pensarci eppure conosciamo la musica che sovrasta il frastuono imperioso perche’ Mozart, forse egli stesso toccato da mano superiore, ha saputo donarcela.
Si vorrebbe dare una forma, una geometria, un’immagine per stabilizzare il caos emotivo e pochi oltre a Sokurov sanno riallineare i sensi e darne sostanza comprensibile per l’umanita’ tutta.
Non e’ pero’ un film su Mozart e non su Beethoven, altra presenza sonora ma e’ un diario che riporta contrastanti esperienze di vita, cio’ che sia ama e cio’ che si vive e le due cose non  coincidono necessariamente.
Diario di una guerra al confine tra Tajikistan e Afghanistan, Sokurov e’ li con i soldati nel centro della zona calda e con loro condivide i pericoli e l’incoscienza di ragazzi poco piu’ che adolescenti.
Mozart e la guerra convivono allo stesso modo per cui v’e’ pace anche durante i conflitti, in strana coesistenza.
Che la guerra resti sullo sfondo e’ frequente nel suo cinema cosi’ come lo e’ stato per il suo maestro Tarkovskij e basti pensare a "L’infanzia di Ivan" per rendersi conto di come per entrambi i conflitti non siano mai piu’ importanti dei loro perche’. Nel commento di sottofondo si arriva a riascoltare il primo Herzog, quello dei documentari su viaggi e deserti, anch’egli voce narrante d’una verita’ interiore che solo casualmente coincide col presente, laddove nei movimenti onirici si ritrae una dimensione solo apparentemente simile alla nostra eppure colma di polvere, terra, vento e nuvole che minacciano pioggia. La guerra e’ roba da giovani e per questo appare tanto orrenda quanto accattivante, mostruosa eppure ineludibile destino per chi ha sangue caldo nelle vene ed anche per costoro la guerra permette una risata, un pasto da consumarsi nel bisogno di tranquillita’. Finche’ e’ possibile…
(continua)

Scheda IMDB


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :