What Happened to the American Work Ethic?
Cosa… succeduto.. a Etica Americana di.. lavorare?
Problema internazionale!!
Ampio dibattito!
prego cliccate su:
Matthew Staver for The New York Times
Il titolare di un’azienda agricola in Colorado non trova lavoratori per la raccolta delle cipolle..fanno piangere gli occhi.
Oltre a ciò ampio dibattito..sul tema..sussidi di disoccupazione..e voglia di lavorare!
Prego cliccate!!
su:
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Voglia di lavorare..saltami addosso..
Andy Capp il disoccupato per eccellenza…
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Negli USA 3,2 milioni di posti di lavoro vacanti….
http://www.cnbc.com/id/44838614
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Come sono scomparse le civiltà dei Persiani,Medi,gli Assiri,gli Egizi,gli Ebrei,i Greci,i Romani forse anche il nostro modo di vivere dovrà cambiare,per sopravvivere,e velocemente.
Il mondo occidentale sta cercando nuove prospettive,e non è la fine del capitalismo.
Il capitalismo c’è sempre stato,avere un dipendente anche collaboratore domestico è una forma di capitalismo,comprare una vigna o una casa al mare è una forma di capitalismo,non è necessario annullare questo tipo di relazione venditore-acquirente o datore di lavoro-dipendente, per creare una società più giusta e meglio distribuita.
Gesù già ai suoi tempi parlava di dare.. a Cesare,per le imposte…e che si sarebbe raccolto quello che si seminava…e di pagare la giornata come ogni datore di lavoro voleva,non come il regolamento stabilisse.
Infatti anche i cosiddetti padroni hanno bisogno,per cui se non trovano lavoranti per finire un lavoro che dura le ultime due ore,invece delle otto stabilite,il padrone della vigna poteva decidere anche ai tempi di Gesù,se voleva,di pagargli la giornata piena anche all’ultimo arrivato,senza aspettarsi reclami dagli altri con cui aveva contrattato di buon’ora già la paga per tutta la giornata.
Ovvero che una sana libertà sarebbe più opportuna di una cattiva regolamentazione.
Ma la protesta era già lì bell’e pronta.
Gesù parlò chiaro alla gente,e finì in croce.. perché veniva sconfessato da chi non voleva sentirsi fare la predica…
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Ad esempio il sussidio di disoccupazione non incentiva a risparmiare in tempi floridi,quando hai lavoro.
Mette in condizione molti giovani e meno giovani di non accettare stipendi inferiori a quanto stabilito per legge da questo contributo statale e quindi di dover lavorare,evita a chi non vuole,di fare mestieri ben remunerati,ma dove c’è da sporcarsi le mani,e l’apice di tutto ciò,ovvero il sistema sociale scandinavo,ti crea una tale mancanza di stimoli,date la garanzie a tutela di tutto e per tutti,da portare addirittura a malattie mentali.
Tipo uccidere cento persone in un colpo solo, perchè ti svegli male quel mattino.
Anche le donne.
Sono abituate a portarsi a nanna il fidanzato in casa dei genitori dai quattordici anni in su,con la legittima approvazione di papà e mamma,fanno colazione tutti insieme,hanno il servizio previdenza contro eventuali incidenti di percorso,possono fare tutto,e poi si attaccano alla bottiglia.. per dimenticare.
Non è a caso che… siepe o non siepe..per interpretare le Scritture…l’autore cita di parlare poco dei fatti tuoi con donne.. moglie compresa.
A mò di chè?
Che gira e gira e gira,tu puoi essere un arcidemocratico perché nasci così,anche se sei figlio di un premio Nobel,di un Agnelli,di un riccone…e se succede che non hai la puzza sotto il naso come tanti parvenus,o tanti aristocratici,le differenze di nascita,di censo,di studio,di educazione,non vengono automaticamente annullate da una cultura più diffusa a livello popolare.
Non ci saranno più le differenze nel vestire,è solo questione di denaro,neppure quelle di compagnia,ricchi o poveri,asini e cavalli,puoi berti un caffè con chi più ti aggrada,anche viverci insieme,conoscere il mondo…oggi chi non viaggia?…ma l’anima è affinata o meno… secondo la propria sensibilità.
Quella non c’è santo che te la possa cambiare e la tua sensibilità dipende da molti fattori,partendo dal capire.. senza aggiungere parola.
C’è chi sceglie un luogo.. per pensare e riposare la mente, e chi sceglie un luogo… per mangiare e.. farsi notare.. o.. fotografare dai paparazzi.
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Nessuna novità,son solo le apparenze che son cambiate,l’uomo resta uomo come la donna resta donna.
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Il problema che si presenta oggi alla società non sono la mancanza di impieghi,il problema è che ieri come oggi si studiava,e poi ti domandavi dopo anni…ma io ho studiato per il mio sapere…o per la società che mi chiede un diploma od una laurea?
Secondo il vostro modello un laureato in economia con due lingue sciolte per partire,come deve iniziare il lavoro nella vita?
Forse rifiutando il ruolo di un ragioniere che lo fa da vent’anni o pure di un perito..o di uno con la terza media..o la quinta elementare?
Dipende.
Quando iniziai io,per esempio,tra i giovani ,ero l’unico laureato,gli altri erano periti tessili o pure meno dotati, di titoli di studio.
E cosa cambiava?
Un casso.
La mia laurea serviva a me per conversare col cliente ..per esempio della Borsa di Torino.A quei tempi esisteva.
Quello invece.. ragioniere,parlava col cliente… del club di vogatori dove era socio.
Quello con la terza media.. del ristorante dove portava il cliente e del vino buono
Quello con la quinta elementare.. quanto fosse stato duro arrivare a quel posto..
E cosa cambiava?
Un casso.
Ciò che contava veramente era di portare a casa un ordine da far girare le macchine della fabbrica,sia che parlaste col cliente di..mmm…di soldi… di vino…di puttane…con modestia..tutto il resto.. sono cassi vostri che in ditta non servono.
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Ecco perché si studia,salvo che non vogliate concorrere al posto di usciere,di impiegato di terza classe,di postino con due baffi,insomma nell’amministrazione pubblica dove il titolo di studio ha valore legale e serve solo per far perdere del gran tempo alla gente.Infatti da molte parti,e se lo ricordano i più anziani,le lauree… le vendevano..come i diplomi…etc.
Faceva parte del sistema.
In fondo è pure una risposta a come tanti chirurghi.. uccidano i malati.. involontariamente.. nel blocco operatorio.
Vedevano che il corso di studi era troppo duro ed impegnativo ed andavano a scegliersi le sedi giuste per venire fuori con uno straccio…di pezzo di carta…di laurea…che papà pagava.
Anche papà,ormai barone,si era laureato così.
Anche il nonno.
Adesso avete capito perché ci sono un sacco di posti di lavoro sia da noi come negli USA,e non ci vada nessuno?
Ne volete un esempio super-classico?
Prego:
Andy Capp, un fannullone divertente
Un esempio interessante di come il medium fumetto sia in grado di comunicare e far accettare, in larga parte del mondo, storie caratterizzate da avventure e personaggi tipici di un Paese specifico, potrebbe essere pienamente rappresentato dalle strisce di Andy Capp, piccolo e buffo personaggio ideato e disegnato dal maestro Reginald Smythe.
Il buffo tizio di bassa statura, con un basco a quadri sulla testa – che scende fino a coprirgli gli occhi – la sigaretta perennemente attaccata alla bocca e pendente da un labbro, con indosso una blusa scura, camicia e cravattino, vive quotidianamente le sue storie condividendole, suo malgrado, con la moglie Florrie – Alice nella versione italiana – che si occupa al suo posto di portare avanti l’economia e le faccende di casa.
In cosa è impegnato allora Andy durante tutto il giorno?
In nulla! Il perché del suo successo è infatti da rintracciare nello stile di vita che mette in pratica ogni giorno: bere una quantità spropositata di birra, essere un tifoso sfegatato e un giocatore scorretto di football, scommettere alle corse dei cavalli e finire sempre per essere coinvolto in qualche rissa. Il tutto senza avere mai un soldo in tasca, anzi, Andy cerca sempre di rubare la borsetta di sua moglie, ha creditori sparsi per l’intera città, ma il lavoro è l’ultimo dei suoi pensieri.
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Andy Capp è un personaggio che incarna perfettamente lo stereotipo del fannullone, mantenuto dalla moglie, che ozia in compagnia dei suoi amici, avendo assunto come seconda casa il pub, dove tra risse, cameriere e partite di biliardo, finisce spesso per essere buttato fuori dal proprietario, perché troppo ubriaco. Si potrebbe, però, provare a cercare anche un altro tipo di filosofia che anima la vita del personaggio, considerandolo non solo come un mero buono a nulla, ma come qualcuno che vive la propria vita facendo solo ciò che più gli piace fare, senza seguire i dettami predeterminati della società.
( prego cliccate e leggetevelo tutto,ho potuto infatti prelevarne solo un piccolo campione….)
http://www.komix.it/page.php?idArt=4698
Quale Paese al mondo ha avuto più disoccupati degli inglesi che tra uno sciopero e l’altro hanno fatto fallire miniere,fabbriche tessili,di automobili… ed alle 5 esatte del pomeriggio gli cade la penna e vanno al pub?
Nessuno,ma chi ha avuto un impero così grande da poter dominare il mondo e far lavorare gli altri come sottomessi mentre loro si facevano una buona birretta ed una sigaretta conversando del più e del meno..?
Gli inglesi!
Parola mia che li ho avuti come compagni di lavoro nelle Indie. Anche lì sono riusciti a fare danni,fecero fallire un cotonificio con mille e passa dipendenti. Ma avevano la pipa in bocca tutto il santo giorno.
Fare poco e protestare molto.
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Vedete dunque che è meglio nascere in un paese che abbia delle tradizioni povere ma con voglia di fare.. per progredire?
Poi se in questi paesi..si ruba..per far lavorare i sottomessi..dovrebbe pensarci una magistratura equilibrata.
Non noi.
O sbaglio?
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