La seconda edizione della Giornata Nazionale dell’Albero – che oggi viene celebrata, oltre che con numerose iniziative in tutta Italia, anche al Quirinale con la partecipazione del Presidente della Repubblica e dei ministri Cancellieri, Clini e Profumo – nasce con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del patrimonio arboreo e boschivo per la tutela della biodiversità, il contrasto ai cambiamenti climatici e la prevenzione del dissesto idrogeologico.
Nel corso delle ultime settimane infatti le piogge che si sono abbattute sul nostro Paese, provocando frane, smottamenti, allagamenti di intere città e purtroppo anche alcune vittime, hanno mostrato ancora una volta come la mancanza di cura per il territorio, il disboscamento di intere montagne causato dal taglio illegale degli alberi o dai numerosi incendi aggravino gli effetti già pesanti dei fenomeni atmosferici e dei loro mutamenti.
Nei recenti tragici eventi che hanno colpito la Liguria e la Toscana un volontario, Sandro Usai, ha sacrificato la propria vita per prestare soccorso ad alcuni cittadini di Monterosso in pericolo a causa dell’alluvione.
Pertanto il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca hanno deciso di dedicare questa Giornata dell’Albero alla giovane vittima insignita della Medaglia d’oro al Valor Civile, che lunedi il Capo dello Stato consegnera’ direttamente ai familiari nel corso della cerimonia al Quirinale, nonche’ a tutte le vittime delle alluvioni e agli “angeli del fango” che, lasciando tutto, sono corsi ad aiutare le popolazioni colpite dalle alluvioni.
Per questi motivi i Ministri Clini e Profumo hanno invitato i comuni e le scuole che hanno aderito alla Giornata a ricordare con un minuto di silenzio Sandro Usai e tutte le vittime delle alluvioni.
Il Ministro Clini ha dichiarato che “dal doveroso, commosso ricordo delle vittime di queste tragedie deve partire l’impegno a garantire per tutto il Paese la realizzazione di un Piano straordinario finalizzato alla messa in sicurezza del territorio e alla prevenzione del dissesto idrogeologico sulla base di una reale cooperazione fra Stato, regioni e enti locali”.
Anche per il 2011 grazie alla collaborazione del Ministero dell’istruzione e dell’ANCI, la risposta all’invito del Ministero dell’Ambiente da parte di scuole e comuni è stata massiccia: sono, infatti, oltre 1600 gli istituti scolastici e i comuni che hanno aderito alla Giornata e che metteranno a dimora simbolicamente nei propri giardini e nei propri spazi verdi, gli alberelli del Ministero dell’Ambiente con la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato, delle Regioni e delle aziende e Corpi forestali di Sicilia, Sardegna e Lombardia.
Grazie a questa iniziativa fra domenica e lunedì sono stati piantati in tutta Italia oltre 15.000 alberi e sono stati organizzati eventi, iniziative e manifestazioni in piazza per sensibilizzare l’opnione pubblica sulla importanza degli alberi.
In particolare, il Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con l’associazione Green City Italia, con l’Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini e con i Comuni aderenti ha organizzato, in 25 città italiane l’iniziativa denominata “Bosco del Respiro”.
Si tratta di un’installazione artistica creata con 21 alberi autoctoni e, quindi, rispettosi della biodiversità dei singoli luoghi, alti 5/6 metri che comporranno un piccolo bosco posizionato nelle piazze più belle delle città aderenti (fra le altre, Roma, Milano, Bari, Torino, Firenze, Bologna, Palermo, Padova, Venezia, Cagliari, L’Aquila e Lampedusa, Ancona), a simboleggiare l’unione fra l’ambiente, la cultura e la storia. Il Bosco del Respiro è un invito ad una riflessione sull’importanza dell’albero in città e sul legame dell’uomo con la natura per rendere le nostre città più vivibili. Ogni installazione rimarrà alcuni giorni nelle piazze e al termine gli alberi saranno donati alle scuole della città ospitante che li pianteranno nei propri giardini.
A Roma il “Bosco del Respiro” sarà a Piazza del Popolo e sarà inaugurato alle ore 12.30, alla presenza del Ministro Clini, del Sindaco Alemanno e dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Roma Marco Visconti.
Contemporaneamente, in collaborazione con l’Associazione Patriarchi d’Italia, nelle città di Torino, Ferrara, Campobasso, Reggio Calabria e Roma, saranno messe a dimora alcune specie di alberi da frutta ormai rarissime, per evitarne l’estinzione.
Fonte: Ministero della salute e dell’ambiente
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COMMENTI (1)
Inviato il 15 aprile a 20:56
Collegamento delle idrovie europee con l'Adriatico prima di iniziare ulteriori TAV o TAC.
Vorrei convincere i cittadini italiani ed europei di lottare con me per un’alternativa trasportistica rivoluzionaria!
Prendere in considerazione il Progetto Tirol-Adria, che, in prima linea, intende realizzare il collegamento delle idrovie europee attraverso il canale transalpino Danubio-Tirol-Adria con lo scopo di trasferire alla navigazione fluviale e marittima gran parte del trasporto merci nazionale ed internazionale evitando così, tra l’altro, la costruzione di 4 grandi opere per il trasporto terrestre e cioè a) della Galleria di base del Brennero con le relative linee d’accesso, di cui 150 km pure in galleria, b) del Ponte sullo Stretto di Messina ed infine anche c) del tunnel ferroviario tra Lyon-Torino per il TAV del corridoio 5 Lissabona- Kiev, che con la navigazione sul Danubio ottiene un ottimo collegamento est-ovest. d) TAV Terzo Valico Genova-Milano
Il Progetto Tirol-Adria comprende un finanziamento, che non aggrava le finanze dello Stato. Il relativo risparmio potrebbe diminuire il debito pubblico per oltre 50 miliardi di Euro
Inoltre vorrei precisare che tutte le reti di comunicazione nazionali sono collegati tra di loro, solo la rete fluviale e marittima italiana è ancora tagliata fuori dalla vasta rete delle idrovie interne (100.000 km nell’Europa fino agli Urali!). Aumenterà le prospettive negli Stati adiacenti all’Adriatico ed integrerà meglio il Mediterraneo al continente europeo.
Il progetto è pubblicato sul sito www.tirol-adria.com.“
Sarebbe il momento giusto per promuovere il progetto del canale transalpino Danubio-Tirol-Adria.