Puntualmente ogni due/tre mesi sentiamo parlare di proloco. Ora sono preoccupato: siamo ormai alla fine di ottobre e ancora il tormentone non è tornato sui giornali e sul web. Eppure l’ultima volta che se ne è parlato era estate e sembrava che di lì a pochi giorni si sarebbe cominciato a mettere mano all’annoso problema della carenza di un organismo di coordinamento per le attività di associazioni e comitati a Montegranaro. E invece, ancora una volta, erano solo parole. Le parole vengono usate molto nella nostra città, i fatti un po’ meno. E così ci penso io a far tornare un po’ in circolo la parola proloco. Si direbbe che se ne possa fare a meno tutto sommato. Essa manca da così tanto tempo che ci siamo abituati a fare senza. Le associazioni si arrangiano, ogni tanto si sovrappongono gli eventi ma pazienza. Ogni tanto qualcuno si propone di sopperire al buco organizzativo cercando di fare da coordinatore estemporaneo ma, si sa, nel paese degli orticelli ognuno guarda bene al melo cotogno del confine e ti dà una zappata sui piedi se provi a superarlo. E così ce ne restiamo tutti nel nostro campicello. E aspettiamo (poco) fiduciosi che qualcuno faccia almeno un tentativo di far rinascere la proloco o proello che sia. Con la santa e propedeutica benedizione della politica, ben inteso.
Luca Craia
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake