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Vogliamo vivere! di Ernst Lubitsch

Creato il 09 luglio 2013 da Spaceoddity


[ROD] Vogliamo vivere! di Ernst Lubitsch[rodVogliamo vivere! (1942, tit. or. To Be Or Not To Be) di Ernst Lubitsch è una strepitosa commedia degli equivoci e degli inganni, un canovaccio per un divertissement brillante nella migliore tradizione del cinema americano. La vicenda ruota intorno a una coppia di celebri star dei palcoscenici polacchi alle soglie della seconda guerra mondiale: Maria Tura (Carole Lombard) conquista il pubblico con la sua travolgente e fresca bellezza, mentre il marito Joseph Tura (Jack Benny) si affanna invano a considerarsi il genio del teatro: né gli spettatori, né la critica riescono ad apprezzarne la boria e la smania di protagonismo. A un certo punto, però, il teatro incontra la guerra (Vogliamo vivere! si snoda su uno sfondo analogo a quello su cui si sviluppa Lady Henderson presenta). La gelosia di Joseph per un giovane e appassionato tenente, Stanislav Sobinski (Robert Stack), si intreccia con malesseri molto più radicali e meno privati: le vicende di uno squinternato terzetto trovano nello spionaggio e nel controspionaggio bellico una possibilità insperata di sviluppo.
Vogliamo vivere! non perde però, mai, in levità o in sapida ironia. Sembra anzi che, nel suo policromo tramestio, la sceneggiatura si scateni in quanto a umorismo e il genio berlinese di Ernst Lubitsch si prende una rivincita sull'idiozia della Gestapo, bersaglio prediletto di una satira spietatissima ed esilarante. Nel gioco al rimpiattino di un film tutto basato sull'equivoco, capace di aprirsi in modo geniale ai futuri scenari postbellici, le scene si susseguono come sketch o piuttosto come numeri di un'opera buffa, con le sue costanti e le sue sorprese. Il colpo di scena è, qui, nel calembour, nei lazzi verbali, in quella conta scanzonata da ragazzacci di strada. E, in questo groviglio di illusioni sempre smascherate, a farne le spese, oltre alla figura ormai vieta di un mattatore senza arte né parte, è la battuta teatrale più celebre di tutti i tempi: Essere o non essere, quella che non si ricorda mai come continui e quasi non si sa come finisca. Il dubbio amletico - parente alla lontana di quello cartesiano - si risolve qui in una bolla di illusioni intorno alla meravigliosa Carole Lombard (che purtroppo morirà in un incidente aereo subito dopo la conclusione di questo Vogliamo vivere!). Tutti gli altri personaggi devono fingere o sono costretti a trasformarsi: lei, la diva, continua a mantenere un invidiabile aplomb tutto suo, senza mancare di personalità amabile o di chiarezza.
Vogliamo vivere! è, a tutti gli effetti, un piccolo gioiello, che restituisce ai suoi spettatori tanta grazia, intelligenza e ritmo.


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