Tra i falsi miti che riguardano la gravidanza, ve ne è uno di cui sicuramente in tanti avranno sentito parlare: stiamo parlando delle voglie in gravidanza, vere e proprie macchie sulla pelle del bebè che, secondo il luogo comune, rappresentano le voglie alimentari della mamma insoddisfatte. Ecco tutta la verità!
Molto spesso, attorno alla gravidanza, ruotano dei veri e propri luoghi comuni: le nausee mattutine, il sesso del bebè determinato in base alla forma del pancione, la capacità della luna di influenzare la data del parto.
Tra questi, vi sono leggende e false credenze, che molte gestanti si portano dietro dalla tradizione culturale e sociale legata alla gravidanza: uno tra questi è rappresentato dalle voglie, vere e proprie macchie che si manifestano sulla pelle del bambino, e che, secondo la tradizione popolare, sono determinate dalle voglie che la mamma non ha soddisfatto.
Effettivamente, le voglie in gravidanza esistono: molte gestanti sentono l’esigenza di mangiare cibi non del tutto ordinari, come ad esempio la frutta non di stagione (fragole o pesche in inverno), ma sono molto comuni anche le voglie di caffè e di cioccolata, o in generale di dolciumi.
Secondo la tradizione popolare, il bebè la cui mamma non ha soddisfatto le sue voglie in gravidanza, avrà delle manifestazioni cutanee, del colore o della forma del cibo che è stato oggetto della voglia non soddisfatta: macchie scure indicano caffè o cioccolata, macchie rossastre indicano fragole o frutta in generale, ecc.
Tuttavia, gli scienziati parlano chiaro: le macchie che possono comparire sulla pelle del bambino, non sono affatto rappresentative delle voglie che la mamma non ha soddisfatto durante la gravidanza. Quelle che vengono comunemente chiamate voglie, invece, possono dipendere da diversi fattori, come ad esempio una eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni oppure una maggiore concentrazione di melanina.
Per quel che riguarda le voglie in gravidanza, i medici spiegano che esse possono dipendere da un cambiamento ormonale, che può causare la necessità di alcuni nutrienti. Senza esagerare, è bene quindi soddisfare queste necessità, a patto che non diventino un’abitudine dannosa per la salute della mamma e del feto (cibi crudi, alcool), e che si faccia attenzione a non accumulare un numero elevato di chili di troppo.