Voglio essere Chiara: il dilemma del Sultano

Alex Haley, autore di "Radici", nuovo consulente di Moratti

Rinooo!!!!!! Se segna anche lui, vuol dire che gli dei del calcio sono con noi! Una grossa mano ce l’ha data Buffon? Appunto! Adrenalina a mille sul gol! Un’esplosione svelle la mia anima! La mia settimana tranquilla finisce in gloria tra i frantumi di emozioni pirotecniche. Lo giuro. Provengo proprio da  una settimana pacata. L’aver rovesciato “o banco ‘e Napule” è una panacea che fa vivere di rendita il mio umore. Quello dell’Ambrogino d’oro, il Signore di Milano, mi infastidisce, sì, ma non più di tanto. Lo voleva a tutti costi, poverino. E’ stata una bella festa in famiglia, a cui hanno partecipato i giocatori, tutti milanesi doc. Quindi lo lascio parlare tranquillamente di… Radici. Chi sono io per oppormi? Alex Haley? Certo che la mia voglia di de(mo)rattizzazione trae sempre una nuova linfa, eh!

Di antipatici come lui ce ne sono davvero pochi in giro. Riuscirò mai a perdonare la mia Società per aver lasciato campo libero a quella gente lì in quattro anni di gestione demenziale? Forse sì, se torniamo a vincere. In fondo, ho sfogato ampiamente la mia rabbia, dicendogliene di tutti i colori. E poi non sono un tipo rancoroso. Kakà? Il semplice accenno al suo nome può provocarmi una tempesta emotiva. Ricky per me non era uno come gli altri. Era molto, molto di più. Ma ritengo un suo ritorno improponibile e quindi non voglio minimamente pensarci. Mi godo Pato, Ibra, Thiago e il Boa. I giorni scorrono veloci, assorbiti dalle attività quotidiane. Sono convinta di espugnare Torino. E, siccome funziono male come sensitiva, ho paura di non aver paura.

Mi costringo a temere il desiderio di rivincita, la disperazione di una belva ferita che si trova all’ultima spiaggia. La Juve, però, è zebra. Mica leone! “ Non vorrai essere come Ruiu!”, mi rimprovero. Questo ragionamento ottiene qualche tiepido risultato. I miei pensieri guizzano veloci. Mi viene in mente “Il dilemma del sultano.” Un sultano decide di dare un’opportunità di salvezza al nemico vinto in battaglia. Lo conduce nel suo palazzo e lo mette di fronte a due porte, ciascuna controllata da un guardiano. “  Una porta conduce alla morte. L’altra alla vita. Un guardiano dice la verità. L’altro mente.Ti do la possibilità di fare una sola domanda a uno dei due. Poi dovrai varcare una soglia e andare incontro al tuo destino.” Il malcapitato riflette a lungo e trova la soluzione. “ Se io chiedessi al tuo collega qual è la porta della vita, quale mi indicherebbe?” “Questa!” Lui apre l’altra e si salva.

Perché? Elementare. Supponiamo che il guardiano interpellato sia quello sincero. Allora indica la porta della morte. Quella, infatti, sarebbe la risposta del suo amico bugiardo. Anche il mentitore darebbe la stessa informazione, barando ovviamente sul responso del compare. Qual è la ragione di questo volo pindarico? Eccola! Anch’io avrei fatto una sola domanda a Bronzetti, il nostro grandissimo ex ( spero) consulente di Mercato. “ Caro Ernesto, insuperabile maestro, consigliami i giocatori giusti da acquistare” Così li avrei scartati immediatamente! Sono una faina? Insomma, tra un lazzo, un frizzo, ma senza gesti estremi, arrivo verso la partita. E cosa sento? Pato non gioca. Ha la febbre! Nooo!!!!!! Che rabbia! Guarisci presto, Paperino mio! La paura, che non voleva saperne di tenermi compagnia, fa capolino nel mio cuore. Poi se ne va.

Io non stravedo certo per Cassano. La cosa bella, però, è che il suo arrivo ha fatto il paio con la partenza di Dinho. Dai, Antonio, fammi ricredere! Forza Milan! Forza Milan! Forza Milan! Con questo mantra che mi rimbalza nel cervello approdo al fischio di inizio. Dai! Flamini crossa al bacio per Ibra! Tiro al volo dall’area piccola! Alto! Noooo!!!!!!! Che occasione! Boa benissimo per Cassano! E’ solo! Non tira. Controlla. Si libera! Alto! Noooo!!!!!! Incredibile! Si gira la caviglia del Boa in un contrasto con Melo. Mi sento morire. Il Prince esce dal campo e poi riprende. Io continuo ad avere paura. Il fotogramma del suo infortunio è un incubo che non vuole abbandonare le mie pupille. Cassano per Ibra che cicca la battuta al volo. Gattuso per il Boa, decentrato sulla destra. Il tiro- cross è a lato. Grande lancio di Thiago per il Prince. Il controllo di petto è pregevole ma un po’ lungo. La prende Buffon.

Ibra recupera palla su Chiellini. Dai! Si scontra con Cassano. Nooo!! Ne esce un contropiede su cui si fa ammonire Van Bommel. Mannaggia…..  Finisce il primo tempo. Non so cosa dire. Tutto sommato, non male. Ci siamo divorati due occasioni colossali. La Juve non è stata pericolosa. Però…. La squadra dà la sensazione di incominciare, ma di non finire mai. E’ lenta nelle riproposizioni. Le due punte entrano raramente in area. Ibra, caro, lo sai che devi fare il centravanti? E’ inutile nasconderlo. Da un po’ di tempo sei in calo. E’ una cosa fisiologica, per carità. Speriamo che tu ti riprenda presto. Cassano? Antonio è così. Poca sostanza. Dicono che i giocatori come lui siano artisti. Non sono d’accordo. L’artista è forza vitale, essenzialità. Non diafana bellezza che si manifesta in una semplice eleganza di tocco.

Il Boa dovrà uscire, perché si vede che è sofferente. Temo non ci sia neppure a Londra. Andremo senza centrocampo. A questo punto, però, mi interessa poco. E’ stasera che voglio vincere! Messi come siamo, sarà difficilissimo. Quanto mi manchi, Paperino mio! Si riprende! Binho sostituisce il Boa. Me l’aspettavo, purtroppo. Senza la tua fisicità, Prince, mi sento smarrita. Gattuso ammonito per un fallo di mano. Abate crossa per Flamini! Colpetto di testa di Mathieu. Una ciofechina, maledizione al secchio. Ibra su punizione da lontanissimo! Respinge Buffon. Ibra in area! Non ha lo spunto per liberarsi e andare in gol. Chiellini la porta via di testa a Janku nella nostra area. Tremo! Meno male che il cross è sballato.

Van Bommel fa un fallo su Krasic, modello Catania. Oddio…. Niente cartellino, per fortuna. Ibra la addomestica di petto. Va al tiro Gattuso. Figurati….. Goooolllllll!!!!!!!!!! Rinoooooo!!!!!!!! Buffon ci ha messo del suo. E chi se ne frega? Io volo! Siamo tutti Gattuso! Qui si mostra la mia faccia da impunita. Intendiamoci, io amo Rino. Ma non per le sue doti offensive. Tanto è vero che gli urlo spesso: “ Cosa vai a fare davanti, che tanto non segni neanche a morire?” Entra Seedorf. Nooo!!!! Esce Cassano. Sììì!!!! Rino bello per Ibra! Fuorigioco. Sempre in off side mi sei, Zlatan. Per forza. Ti muovi troppo poco. Sul gol, però, sei stato grande. Certe cose le sai fare solo tu. Seedorf  bene per Flamini. Ci si mette pure Binho ad ostacolarlo. Tira lui. Palla deviata in angolo da un difensore.  Dai, partita, finisci! Il tempo passa molto lentamente solo per una mia deformazione. In realtà non soffriamo e portiamo in porto senza affanni la nostra preziosissima vittoria. Sììììì!!!!! Sono felice.

C’è, però, la grossa nube dell’infortunio del Boa. Cosa si sarà fatto? L’immagine di quella caviglia così dolorosamente distorta non mi induce all’ottimismo. Temo di perderlo per parecchio. Speriamo di no. Per Mercoledì, comunque, non se ne parla neanche, secondo me. Avanziamo Thiago, l’immenso Thiago, a centrocampo. Flamini. E poi? Pure Merkel è infortunato. Oddio, giocherà per forza di cose la mummia. Nooo!!!! E Strasser? Sarà durissima. Quasi impossibile, nelle condizioni in cui siamo. Be’, vada come vada. Il sogno è lo scudetto. Passare porterebbe via energie fondamentali per il campionato. Ma lo sbarco ai quarti mi elettrizzerebbe. Inutile, comunque, avere troppi pensieri. Ce la giocheremo, inserendo Pato nel motore. Le speranze sono poche. E quelle poche assumono l’inquietante aspetto dell’utopia. Preferisco concentrami sul povero, decimato Genoa. Ed è tutto dire. Forza Grifoni! Forza Milan!