Continuare a pensare che nel PD Lazio si debbano solo conservare i vecchi equilibri significa essere complici di questo sfascio.
Le cose devono cambiare. Un partito che pensa solo alla propria conservazione si autodistrugge.
Chi oggi le vuole annullare è anche chi da due anni rimanda il loro svolgimento.
E’ anche chi le ha indette per forza ma in tempi lampo, per non dare vantaggi a chi si pensava disorganizzato.
Invece, ironia della sorte, i candidati minori riuscivano ad arrivare più lontano del candidato dal70%.
Ora con la scusa del gelo non si chiede di rimandarle, ma di annullarle. Si propina ai laziali che le primarie sono una roba interna, non servono, lasciate fare, ci pensiamo noi iscritti.
Quali iscritti? Quelli bravi di Marconi, di Tor Bella Monaca, di Trastevere o quelle centinaia di fantasmi cammellati?
Concludo citando il pezzo del Fatto Quotidiano in cui sembra che il candidato dell’IDV alle primarie di Piacenza abbia avuto degli strani sostenitori a pagamento. Un po’ quello che è accaduto a Napoli e lì era il PD. O quello che accade a Corviale ed è accaduto all’ultimo congresso. Vi dico due cose: ci sono dei capibastone che hanno soldi,non vengono isolati dai partiti e stanno distruggendo lo strumento delle primarie. E ve ne dico un’altra ancora più grave. Questo sta mettendo a rischio il dibattito sulla cittadinanza, perché state usando la povertà , che affligge in maggior parte gli stranieri, per i fatti vostri. Chi è contrario al diritto di cittadinanza dirà che gli stranieri sono più soggetti a cedere al voto di scambio. Fermatevi! Il centro sinistra tutto, il PD per primo deve isolare queste pratiche che minano la democrazia e mettono a rischio centinaia di migliaia di persone che meritano di essere cittadini italiani senza che nessuno pensi che li vogliamo cittadini per i loro voti.
In ultimo vi segnalo questo ironico comunicato stampa del mitico Carlo Traina (rifletteteci dopo aver riso):
“L’ipotesi di rimandare le Partite del Campionato di Calcio in caso di neve è una proposta insufficiente.
Se proprio vogliamo utilizzare il buon senso, sapendo che la fine dell’emergenza non si prevede a breve (e dopo arriverà il caldo), sarebbe opportuno aprire una vera riflessione sull’eventualità che le squadre di Serie A riconoscano il risultato dell’ultima giornata di campionato, consentendo di chiudere in questo modo il Campionato e dando la possibilità alle società di dedicarsi alla soluzione dei gravi disagi che hanno colpito i tifosi (angoscia per la squalifica di Ibrahimovic, eccessiva euforia per il rinnovo di De Rossi, tentati suicidi al Ponte dell’Ariccia da parete dei tifosi laziali, ecc.).
Lo dichiara in una nota Carlo Traina, tifoso della Roma, sezione di Pietralata Alta. 06 FEB 12