Milano – Si è spenta la regina della musica italiana. È morta stamattina a Milano Nilla Pizzi. La cantante, prima vincitrice del festival di Sanremo nel 1951 con Grazie dei fiori, avrebbe compiuto 92 anni il 16 aprile. Era ricoverata in una clinica dopo un intervento subito tre settimane fa. Lo annuncia il suo agente Lele Mora.
Una vita dedicata alla musica Non ha smesso fino all’ultimo di far volare la ’colomba biancà della sua musica: qualche mese fa aveva iniziato i lavori per la registrazione di un nuovo album di inediti che dovevqa vedere la luce nel 2011, prodotto dal suo produttore storico Elia Faustini, con alcune canzoni scritte da importanti autori. Questa era Nilla Pizzi: descritta, in uno storico articolo di Luca Goldoni rimasto nella storia ’la regina della musica italianà, la cantante nata a Sant’Agata Bolognese il 16 aprile 1919 (avrebbe compiuto 92 anni tra un mese) è stata in un certo senso un’interprete da record. L’unica ad aver vinto tutti e tre i premi in un’edizione indimenticabile di Sanremo, quella del 1952: la Pizzi conquistò l’intero podio con ’Vola colombà, ’Papaveri e paperè e “Una donna prega”, un record a tutt’oggi mai eguagliato da nessun altro cantante. Figlia di un contadino e di una sarta, prima di tre sorelle, da giovane fece una serie di lavori che nulla avevano a che fare con la musica: dapprima come ’piccininà di sartoria, poi al panificio militare di Casaralta e infine come collaudatrice di apparecchi radio alla Ducati di Bologna.
Cinquant’anni di carriera La sua bellezza non poteva certo passare inosservata: nel 1939 partecipò al concorso ’Cinquemilalire per un sorrisò, ideato da Dino Villani. Ma la musica ce l’aveva nel sangue, e nel 1942 Nilla Pizzi vince, davanti a diecimila concorrenti, un concorso per ’Voci Nuovè indetto dall’Eiar (la futura Rai), interpretando i brani ’Tu musica divinà, e ’Domani non m’aspettar’, già cavallo di battaglia di Oscar Carboni. Inizia così ad esibirsi con l’orchestra Zeme, debuttando alla radio nello stesso anno. Dal 1950 inizia ad interpretare numerosi motivi che si rivelano subito altrettanti successi come ’Ciliegi rosà, ’Che bel fiulin’, ’Nullà, e nel 1951 vince il primo Festival di Sanremo con ’Grazie dei fiorì, piazzandosi anche seconda con ’La luna si veste d’argentò, cantata in duetto con Achille Togliani. Lo storico brano venderà 36 mila copie a 78 giri, vero record per l’epoca. L’anno successivo trionfa nuovamente al Festival di Sanremo conquistando l’intero podio, e diventa l’interprete di una serie di brani che segnano un’epoca: ’Vola colombà accompagna il ritorno di Trieste all’Italia, mentre Papaveri e papere, che vende 75 mila copie, viene tradotta in quaranta lingue, fa il giro del mondo e ispira anche il titolo di un film con Walter Chiari.
Un mito tra musica e tv Ma la Pizzi non è stata un’interprete che ha vissuto di rendita, e la sua carriera non si è cristallizzata alle glorie degli anni Cinquanta Sessanta. Negli anni Novanta è stata infatti spesso ospite dei programmi televisivi Rai condotti da Paolo Limiti: ’E l’Italia racconta…’ nel ’96, ’Ci vediamo in TV’, nel ’98 ’Alle 2 su Raiunò nel 2000, ’Ci vediamo su RaiUnò nel 2002, in cui ha reinterpretato più di cinquecento canzoni di vario genere e repertorio. Il 2001 l’ha vista reinterpretareil brano ’Grazie dei fiorì in chiave rap, assieme alla boyband ’2080’. Con lo stesso gruppo presenta il brano Io e te alla commissione selezionatrice del Festival di Sanremo 2002, che viene respinto. Il 1º giugno 2002 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la nomina Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. Negli ultimi anni, Nilla Pizzi ha aderito ufficialmente al progetto Amiche per l’Abruzzo. L’iniziativa, partita da Laura Pausini, ha visto l’organizzazione di un concerto insieme ad altre cinquanta cantanti italiane, tra cui la Pizzi, che si è tenuto il 21 giugno 2009 allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano. Ospite durante la terza serata nella quale si festeggiavano i 60 anni del Festival, la Pizzi è poi intervenuta sul palco del Festival di Sanremo 2010 dopo l’omaggio tributatole dall’artista catanese Carmen Consoli, che ha interpretato ‘Grazie dei fiori’.
Fonte: http://www.ilgiornale.it
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