Proprio per chi non ha tempo di leggere.
I pinguini volano già, le rispose, però sott'acqua. Sembrano tanto goffi e imbranati sulla terraferma, poi però quando nuotano si trasformano e sono uno spettacolo, agilissimi, veloci e lo vedi che gli piace proprio volare, che è lì che sono davvero loro stessi.
Volare sott'acqua, Fabio Lubrano,
LiberAria, 2013
C'è un po' di tutto in questi 33 racconti (121 pagine).
Ci sono Gianni e Silvia che s'incontrano per caso alla panchina del parco, tutti i giorni, e hanno questo uccellino, Ciro, da svezzare.
Poi ci sono quegli altri due, sempre in competizione, sempre a voler avere l'ultima parola, sempre a spararla più grossa.
C'è anche un po' di Fabio Lubrano qua e là, che si lascia sgridare da questi maledetti peluche, sempre a tramare contro di lui accidenti, o che si lascia travolgere dalla piccola Giorgia.
Poi ci si mettono anche i puffi, i passanti, gli orsetti nel secchio, strani coinquilini.
Senza dubbio Fabio Lubrano non soffre di solitudine.
Questo è uno dei libri che ho preso al Salone del libro di Torino.
E' strano perché sono andata alla presentazione di un'autrice e mi sono ritrovata con il libro dell'altro. Lo ammetto, l'ho comprato perché era in promozione (5€!) e io sono taccagna, ma comunque mi piaceva la copertina e il titolo m'ispirava tantissimo.
Non ho letto la quarta.
Posso dire che è un bel libro: leggero al punto giusto, divertente, a tratti malinconico.
Me lo sono letto in metro, in bus, a tempo perso. I racconti sono così densi e brevi che si leggono veramente in poco.
Ci sono alcuni racconti che mi sono piaciuti di più, altri meno.
Le storie che Fabio Lubrano ci racconta oscillano tra piccoli episodi quotidiani e situazioni surreali, tutte narrate con un tono tra il serio e lo scanzonato, tipico di chi è abituato a battibeccare con i peluche e a non trovarci nulla di strano, ma comunque ben consapevole della pesantezza della vita.
Mi è piaciuto come i personaggi di Fabio Lubrano affrontano la vita, sempre in bilico tra il serio e il comico.
I personaggi sono serissimi, composti e rispettosi. Talmente seri che ti strappano più di un sorriso per come prendono sul serio tutto, per come affrontano le situazioni più paradossali.
Prendete la Lettera ai puffi.
Perché cari Puffi vi ostinate a non rispondere al puffo Autore ? Lui vi sta cercando con così tanto impegno, vi ha protetto dalle grinfie del nipotino (si vabbé, poi ha ceduto, ma son dettagli no?), vi ha anche analizzato il linguaggio.. eppure ancora vi ostinate a non considerarlo.
Quell'unico verbo, puffare, è il minimo comune denominatore di tutte le lingue: tutti puffano quando pensiamo, non c'è niente da fare, poi troviamo i verbi giusti, ma all'inizio inizio, è inutile negarlo, non facciamo altro che puffare.Ero scettica ma poi mi ha divertita tantissimo leggere questo racconto.
Tra le righe però, in alcuni racconti, c'è anche questa sottile malinconia che ti entra dentro e ti fa pensare.
Come in Le scarpe del supermercato.
In sei paginette si parla del lavoro di routine di due commesse e di un ragazzino che compra un paio di scarpe: eppure alla fine non è solo questo, è molto di più. E la cosa bella è che Fabio Lubrano riesce a farti arrivare alle cose sfiorandole appena, con un tocco leggerissimo e delicato, senza usare toni smelensi e banali, ma anzi facendoti ridere e sorridere.
Un altro racconto che mi è piaciuto è il brevissimo La birra e la carota.
Il coniglio è sceso dal divano e si è diretto verso la porta.Protagonisti: autore e coniglio.
- Come avrai saputo dai documentari noi animali abbiamo delle straordinarie capacità ma facciamo ancora fatica ad aprire le porte da soli.
In definitiva Volare sott'acqua. Racconti per chi non ha tempo di leggere per me è stato un libro piacevole da leggere, mi è piaciuto il mondo un po' assurdo in cui mi ha fatto entrare l'autore, anche se a ben pensarci basta gironzolare un po' per Milano per vedere certe scene. Tranne i conigli parlanti, certo.
Lo consiglio ? Si, per una lettura senza troppi pensieri.
Se ci andassi, credo che me lo leggerei in vacanza.