Voldomino ed il problema degli uffici postali finisce sui banchi del Consiglio provinciale di Varese

Creato il 25 febbraio 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Nel tardo pomeriggio di ieri, a Varese, si è riunito il consiglio provinciale dopo due mesi esatti dall’ultima seduta. Tanti i temi dibattuti: la presa d’atto della insussistenza dell’incompatibilità tra ruolo di consigliere provinciale e condizione professionale del consigliere Ncd Marco Magrini, l’elezione del presidente e del vicepresidente della Commissione consiliare dello Statuto ed, infine,la discussione per lo statuto dell’Ufficio d’ambito, che è stato approvato. L’attenzione per il territorio luinese, però, arriva da un’interrogazione di Giuseppe Taldone che, presentando un’interrogazione relativa alla riorganizzazione di Poste Italiane, che comporterà una chiusura di alcuni uffici postali, ha preso in esame quello di Voldomino.

Luino: Giuseppe Taldone, consigliere provinciale del Gruppo “Liberi per la Provincia”

L’interrogazione di Giuseppe Taldone sulla riorganizzazione delle Poste italiane con chiusura sportelli anche in Provincia di Varese. “Le Poste italiane – ha spiegato ieri sera, il consigliere provinciale, Giuseppe Taldone, del Gruppo “Liberi per la Provincia” - hanno adottato un piano strategico di riorganizzazione nazionale che prevede per la Lombardia la chiusura di 65 uffici, di cui 7 nel Varesotto, in paesi con meno di 5000 abitanti. Per altri centoventi centri abitati vi sarà una riduzione dell’orario con apertura degli sportelli a giorni alterni. Tra questi vi è Voldomino, importante frazione del comune di Luino, che, come altre località in simile situazione, con il ridimensionamento postale, rischia una vera e propria desertificazione sociale e di servizi, anche in considerazione del fatto che a questo piano d’intervento ne potrebbero seguire altri ancora più pesanti. Mi permetto di citare Voldomino portandola come esempio di località della nostra provincia in una situazione socio-economica non facile, con già pesanti criticità quotidiane nell’operatività dell’ufficio postale (malfunzionamenti e ritardi). Le Poste svolgono senza dubbio un servizio indispensabile soprattutto nei piccoli comuni e nelle frazioni dove vi sono fasce deboli di popolazione, come gli anziani, che rischiano di essere penalizzate in modo inaccettabile. Il collega Piero Galparoli ha già sollevato il problema, chiedendole, signor Presidente (ndr, rivolgendosi a Gunnar Vincenzi), di creare un tavolo ad hoc con i vari attori per cercare una soluzione e presumo che Lei abbia già stabilito contatti in questa direzione. Chiedo quali interventi ed iniziative intende intraprendere la Provincia per cercare di evitare chiusura e ridimensionamento d’orario degli sportelli di Poste Italiane?”

A questa domanda, il presidente della Provincia di Varese, Gunnar Vincenzi, ha assicurato che si sta adoperando per aprire il confronto con tutte le parti in causa. “Siamo attenti alla situazione e abbiamo già avviato contatti con il Comune e con il direttore delle Poste Italiane”. Nonostante questo Taldone, però, spiega di aver contattato personalmente la direzione delle Poste a Varese, parlando anche il direttore. Il consigliere provinciale del Gruppo “Liberi per la Provincia”, ha riferito che il direttore, Stefano Vezzoli, ”si nasconde dietro le logiche e le direttive nazionali”.

Per approfondire:

Luino, il sindaco Pellicini: “Voldomino è importante, non ridurre l’orario dell’ufficio postale”


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