BabyGreen e la nostra amica Raffaella. Amica “virtuale” che poi abbiamo conosciuto a Fa’ la cosa giusta. Di sé dice che la sua vita ha avuto una svolta da single ad alto impatto a mamma (quasi) green. Incuriositi le abbiamo fatto una piccola intervista tra amici, per raccontarvi qualcosa di più di lei.
Raffaella mamma green. Come si diventa mamma green?
Tutto è cominciato un sabato pomeriggio di luglio milanese. Il caldo era insopportabile e io ero stra-carica di spesa: sacchetti di plastica pesantissimi, cestelli di bottiglie di acqua, decine di prodotti ingombranti. Il portafoglio vuoto e il bagagliaio pieno (ovviamente per comprare così tanta roba dovevo andare a fare la spesa in auto!). Arrivata a casa come al solito ho messo a posto la spesa: il frigo era pieno ma anche il sacchetto dei rifiuti: vassoi di polistirolo della frutta e della verdura, carta e cartoncini vari, per non parlare delle bottiglie di acqua e detersivi che avrei gettato via nei giorni successivi.
Mi sono guardata da fuori e ho capito che avevo sbagliato tutto: spendevo un sacco di soldi per comprare prodotti spesso superflui e anche poco sani, pieni di imballaggi inquinanti che dovevo pagare, trasportare a casa, gettare direttamente del bidone della spazzatura. Il tutto trascorrendo un intero sabato pomeriggio dentro un supermercato.
Così è cominciato il mio processo di trasformazione: volevo ridurre! Ridurre gli sprechi, la fatica, i costi. Non solo: volevo semplificare la mia vita e avere una casa sgombra, con tanto spazio per vivere e poco spazio per accumulare oggetti inutili, ingombranti e soprattutto inquinanti.
È stato un processo di trasformazione di tutta la mia vita, un processo che è tuttora in corso (ho ancora tanto da ridurre!) ma ricco di felici scoperte e caratterizzato da una maggiore consapevolezza di ciò che scelgo, compro, magio, indosso.
Con la maternità tutto questo processo ha accelerato. Voglio crescere mia figlia in modo sano e consapevole e voglio contribuire a ridurre l’impatto umano sull’ambiente.
Sono una mamma green…però mi definisco una “mamma (quasi) green” per diverse ragioni:
- come tutti, vivo tante contraddizioni
- non si è mai (abbastanza) green… alzi la mano chi lo è!
- non sono una “fissata”, ma credo nell’impegno dei singoli
Come mai hai deciso di aprire Babygreen? Di cosa parli su BabyGreen?
Su www.babygreen.it condivido il mio percorso da single ad alto impatto a mamma (quasi) green. Un percorso segnato da tante piccole importanti svolte di cui parlo quotidianamente sul blog. I temi principali sono come comprare meno, comprare meglio, fare la spesa bio e a km zero, ridurre il packaging, fare la spesa sfusa, vivere con la shopper di cotone sempre in borsa, usare e non gettare, imparare a usare gli elettrodomestici in modo responsabile e non stirare, migliorare la raccolta differenziata, vivere con la borraccia anziché comprare l’acqua in bottiglia, apprezzare materiali naturali come il vetro e il legno, essere creativi e vivere semplice. Insomma un nuovo stile di vita che sto apprezzando e che cerco di trasmettere a mia figlia che ha tre anni e a cui vorrei dare un’educazione meno consumista di quella della mia generazione. Ovviamente si parla tanto anche di bambini: alimentazione, giochi, libri, tempo libero.
Sei anche un’utente della rete? Ovvero cerchi in rete informazioni, interagisci, ecc.?
Oltre a Facebook, uso molto Pinterest. Sono ancora poco abituata a Twitter. Seguo moltissimo i blog americani e inglesi. Da poco ho scoperto il mondo delle app su mobile (che passione!).
C’è un episodio, un post, un evento che ricordi in particolar modo?
Il post di cui vado più fiera è la Guida ai biberon senza bisfenolo perché è stato linkato anche in homepage su Repubblica.it nel 2010. I post il cui successo mi hanno stupita sono 3 motivi per non mangiare l’insalata in busta insieme a 10 cibi comodi da eliminare. Recentemente ha avuto grandissimo successo Come fare meno lavatrici!