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Volevi l'iWatch? Tiè!

Creato il 04 settembre 2010 da Lanta
E' da un bel po' che non parlo e sparlo di Apple, e la cosa comincia a rodermi dentro a tal punto che devo scrivere qualcosa di cattivo su di loro altrimenti sclero.
A dire il vero, però, ho l'imbarazzo della scelta e sarò costretto a mettere un bel po' di carne sul fuoco. Se cucino tutta sta carne penso neanche Obelix riuscirebbe a divorarla tutta. Bando alle ciance però, iniziamo.
Volevi l'iWatch? Tiè!
1) i nuovi iPod


Volevi l'iWatch? Tiè!
Bella storia. Evidentemente con tutti i recenti lanci di iPhone e iPad la gente ha cominciato a non sentire più la necessità di un lettore musicale, in quanto già integrato nell'ultimo device di ultima generazione made in Cupertino, e le vendite sono iniziate a calare. Poteva Apple lasciarsi sfuggire un mercato così fiorente? No di certo. Ecco le risposte:
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  • lo Shuttle, non poteva fare altro che essere rimpicciolito. Sono convinto che se lo comprassi probabilmente lo perderei al primo utilizzo.
  • i Nano, quelli maggiormente rivisti. Rimossa tutta la parte "meccanica" dell'interazione, rimane solo il touch. A questo proposito, non posso fare a meno di postare questa simpatica immagine nel quale fanno un utilizzo sicuramente più funzionale del dispositivo, forse non previsto da Jobs e colleghi ma molto atteso dagli utenti (comunemente chiamati fanboy).
Volevi l'iWatch? Tiè!
  • il nuovo iPod Touch, come la stessa società lo ha definito "un iPhone senza il telefono". Questa affermazione mi lascia alquanto perplesso tanto che non riesco proprio a comprendere le differenze che passano tra l'ultimo iPod Touch e l'iPhone. Sappiamo benissimo che quest'ultimo già non adempieva al suo ruolo di "telefono" a causa dei problemi di ricezione...
2) Ping, che non verrà mai pingato da nessuno...
Volevi l'iWatch? Tiè!
Io voglio conoscere quel genio che ha scelto un nome così azzeccato per il primo servizio "social" lanciato da Apple. Che poi, di social, ha veramente poco. Facebook, capite le intenzioni di Cupertino, ha fatto retrofront facendo leva sul suo regolamento e ha negato l'utilizzo delle API al fine di non fare da rampa di lancio per questo nuovo sito. Una mossa astuta, che ha fatto sì che Jobs rimanesse a bocca asciutta e che ha decretato una morte prematura del "social network musicale". A Ping, insomma, non rimane altro che una difficile scelta: pagare Mark Zuckerberg e restare in vita oppure non sborsare un quattrino, ma rimanere un portale di nicchia conosciuto solo dagli utenti iTunes. E, nel caso il destino dovesse scegliere la seconda opzione ci sarà veramente da preoccuparsi, perché direttamente da un blog pro-Apple cito testualmente che "Ping è sembrato davvero limitato a parecchi utenti dato che non c’è la possibilità di pubblicare messaggi per aggiornare il proprio stato nè di riprodurre tutte quelle funzioni che ormai siamo abituati ad avere con FaceBook". 
Concludo qui per oggi, va... altrimenti mi fanno causa per diffamazione xD
Nella prossima puntata ci accaniremo contro la Apple TV.

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