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Volevo una vita spericolata...

Creato il 17 febbraio 2011 da 6cuorieunacasetta
Volevo una vita spericolata...Non attraverso l'oceano in un guscio di noce, non conquisto vette inviolate, non esploro la giungla misteriosa, non tiro l'alba in qualche bar,  ma ogni giorno è un'avventura...Mi alzo alle 6,30. Il primo gesto è quello di allungare la mano, spegnere il cellulare e cullare un poco il piccolo, che non si svegli proprio ora. Corro in soggiorno, accendo la stufa e vi sistemo sopra quattro pilette di vestiti, in modo che si scaldino. In cucina preparo quattro colazioni differenti. Poi mi siedo al tavolo a gustarmi il mio caffè lungo in santa pace. Penso. La primavera sta per arrivare, le analisi del sangue di uno dei bimbi sono andate bene, oggi nessuna bolletta da pagare.
Guardo l'orologio: è ora di svegliare la famiglia.
Zucchero e miele:
- Buongiorno bambini! E' ora di alzarsi! Biscotti a nuvola e latte caldo vi aspettano!
...
...
Guardo l'orologio. E' ora di buttare giù dal letto la truppa. Accendo la luce, apro le imposte:
- BUONGIORNO BIMBI! LA COLAZIONE E' PRONTA!
C'è chi si alza con un sorriso e chi no. Chi apprezza i biscotti di oggi e chi voleva quelli al cioccolato. Ogni mattina, una lotteria. Sono piccolezze. Poi inizia il turbinio di spazzolini da denti, pettini e calzini spaiati.
- Svelti bimbi, siamo in ritardo! Tu i denti! Tu la faccia! Il grembiule, dovè il tuo grembiule?
Il soggiorno è ridotto ad un campo di battaglia,  ma forse ce l'abbiamo fatta anche questa mattina.
Tutti pronti? Tenendo  sottobraccio un bebè rigidamente avviluppato in una tuta da astronauta azzurra, esamino con occhio critico la prole:
- Giacomo, gli occhiali! Leonardo, le scarpe!
- Ops, scusa mamma.
Raggiungiamo la macchina e ci stipiamo dentro. Zaini nel baule!
- Leonardo!
- Ops, scusa mamma! Corro a prenderlo!
Finalmente, con Thriller di Michael Jackson che riempie l'abitacolo (mamma, poi metti la numero nove perfavore. Io voglio la quattro. Poi tocca la sei!) ci scapicolliamo giù dalla collina.
Il parcheggio della scuola è semideserto.
- Mamma, siamo in ritardo?
- Ehm no. Il cancello apre fra dieci minuti. Aspettiamo in macchina!
Billie Jean ci fa compagnia.
Lasciati i due maggiori a scuola, quattro indispensabili chiacchere con le amiche e poi via verso l'asilo, dove scarico il terzogenito.
SOLI, il quartogenito e la sottoscritta, fino all'ora di pranzo, quando recuperiamo i suoi fratelli.
- Mamma, la maestra ha detto che l'avviso lo dovevi firmare!
- Sì, a casa te lo firmo.
- Mamma, le calze antiscivolo che mi hai dato per la ginnastica erano tutte bucate!
- Sgrunt! Quella lavatrice rischia la rottamazione!
- Mamma, mi hai mandato all'asilo senza mutande! (Si, è capitato...Non dormo da diverse notti)
- !!! Accipicchia! Se ne è accorta la maestra?
Il pomeriggio passa presto, tra un impegno extrascolastico, una merenda ai giardini, i compiti, i giochi. E' durante il pomeriggio che li vedo crescere, i miei figli.
E arriva sera. Come quasi ogni mamma, seppur adorandoli alla follia, non vedo l'ora di metterli a letto. Sono sfinita, il sogno di una casa silenziosa, divano e filmetto sta per realizzarsi.
Il piccolino sta piangendo, è inconsolabile.
Dico al bel marito, tornato dal lavoro con la febbre a 39:
- Lo cambio, lo addormento e sono da te.
- Ma guarda che botta ha sul viso!
- Come, botta? Non ha preso botte oggi!
 Lo guardo meglio: sulla guancia ha una strana bozza. Lo spoglio: ha bozze rosse che spuntano su tutto il corpicino!
Sono in macchina, di corsa verso l'ospedale. Ogni strillo del piccolo mi trapana il cuore. Ho paura. Penso.
Ma chi me l'ha fatto fare! Ce ne è sempre una! Quattro figli! Mi porteranno alla tomba anzitempo! Io non ce la faccio! Troppe preoccupazioni! E poi dovrò affrontare anche quattro adolescenze quattro!
Si. Tutte le madri, anche quelle con quattro figli, ogni tanto vacillano.
Dopo qualche ora torno a casa, con il pupo in braccio curato con cortisone e antistaminico. Questa volta è andata bene.
Il papà dei miei figli ed io ci abbracciamo. Film e divano sono rimandati a domani. La casa è silenziosa. Speriamo che questa notte la strega di Biancaneve non bussi alla finestra, il mostro che vive sotto il letto se ne resti buono buono sotto il letto, il buio non sia troppo buio. Per stanotte, almeno.

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