Volley: questa sera il Parella trova il Saronno

Questa sera (ore 21) alla “Manzoni” arriva la Pallavolo Saronno, ospite del Parella nel quarto turno di B1 maschile. Una formazione ostica capace di superare Alba e portare al quinto set Bolzano, prima di cedere nel terzo turno ai rivali del Valsugana, ribadendo le proprie caratteristiche di tenacia e forza specifica.

Roster con tanti volti nuovi quello del Saronno
Un roster, quello della compagine lombarda che presenta molte novità rispetto alla scorsa stagione. In regia c’è Mattia Coscione, fratello del più celebre Manuel, ex di Cuneo. In diagonale con lui ci sarà invece Alberto Cafulli, alla terza stagione a Saronno. Reparto di centrali che ha visto l’inserimento di due esperti come Marco Barsi, da Bergamo e Riccardo Spairani, l’anno scorso a Cantù in A2 ma con un passato anche a Latina in A1, che si affiancano al confermato Simone Buratti. Seregni e Ballerio sono invece le due bande, confermatissime, che si giocheranno il posto con Pizzileo, ex di Segrate. Nuovo anche il libero, Andrea Cerbo, lo scorso anno a Milano in A1.

La continuità
La linea della continuità è invece assicurata dalla conduzione tecnica, affidata anche quest’anno per la terza stagione consecutiva a Pierluigi Leidi. Saronno è una squadra molto tecnica, forte nei fondamentali di seconda linea e capace di giocare una pallavolo intelligente, sfruttando l’estro di Coscione in regia e commettendo pochi errori.

Il Parella alle prese con diversi infortuni
Il Volley Parella Torino arriva a questa sfida al termine di una settimana complicata per i numerosi acciacchi fisici che hanno colpito alcuni giocatori. Tranquillo in ogni caso coach Battocchio, consapevole di avere una rosa di qualità e ben assortita.

L’analisi del coach parellino
“Ho sempre ritenuto Saronno la principale outsider di questo campionato – dice l’allenatore parellino – perchè è una squadra costruita in modo intelligente, guidata bene e molto equilibrata. Ha un buon palleggio, sono forti in ricezione e difesa e molto presenti a muro: una formazione sempre difficile da affrontare”.

(La foto è di Alessio Marotta)