Fra i requisiti c’è anche una buona conoscenza di una lingua straniera, con preferenza l’inglese: i giovani scelti per andare a Bruxelles – nell’immediato ci sono 16 placements, 4 per l’Abruzzo – opereranno in un contesto multiculturale e multilinguistico. Essi dovranno interagire tra di loro e fungere da “antenna” per molti altri che seguiranno da casa attraverso la piattaforma web e i canali social del progetto.
Le condizioni e la durata variano a seconda dell’iniziativa: si va da 2 settimane per gli scambi transnazionale (dal 22 aprile al 5 maggio il prossimo) alle 13 settimane per il volontariato europeo.
Per i candidati selezionati è prevista la copertura delle spese di vitto ed alloggio e le spese di viaggio. Chi aderirà al servizio di volontariato avrà anche diritto a un pocket-money mensile. Il progetto andrà avanti fino al prossimo anno, con altre “chiamate”. Per saperne di più si può cercare su Facebook anche la pagina dell’Ufficio della Regione .
A nove mesi dall’avvio, il progetto registra 9.000 contatti sul sito web e oltre 320 utenti. Di questi, 74 (di cui 62 abruzzesi) sono gli utenti che hanno chiesto di partecipare alla ultima call, la terza, relativa a Servizio di Volontariato Europeo dal 12 gennaio al 12 aprile.
Casa Abruzzo nella capitale belga si trova al 210 di Avenue Louise, a dieci minuti di macchina dal Parlamento Europeo ed è il quartier generale della struttura specializzata nell’intercettare bandi e fondi comunitari. A questo ufficio fanno riferimento enti, professionisti e singoli cittadini, chiunque abbia bisogno di un raccordo con le istituzioni comunitarie. A fare gli onori di casa, nelle stanze al primo piano, ci sono i funzionari regionali Fabiano De Leonardis e Leo Grassi, coadiuvati dagli stagisti Annalisa Fantauzzi e Margaux Scozzari e dai volontari Lorenzo Della Franca e Valeria De Tiberis.
di Fabio Iuliano – fonte il Centro