Volumi urbani. Appuntamento zero. Budapest, la città invisibile?

Creato il 06 gennaio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Venerdì 19 dicembre alle ore 22 si è svolto presso l’Associazione Culturale Azimut il primo appuntamento di Volumi Urbani, un progetto ideato dagli architetti Federica Barletta e Alessio Primavera. Volumi Urbani nasce dal desiderio di offrire al proprio pubblico una serie di serate volte a sviluppare il connubio tra architettura e musica.

La fotografia è gentilmente concessa da Federica Barletta

 «L’indagine circa il rapporto tra musica e architettura», spiega Federica, «ha affascinato fin dall’antichità filosofi, architetti e scultori». Qualche esempio? «Basti pensare alle scoperte dei pitagorici sul legame esistente tra musica e matematica, agli studi dei greci sulle proporzioni armoniche finalizzate alla realizzazione dei loro templi, alle arti medievali ispirate a un immaginario simbolico fatto di numeri e credo religioso o alle ricerche degli artisti rinascimentali sulle proporzioni degli intervalli per conferire unitarietà alle costruzioni».

«Un discorso di questo tipo», conclude Federica, «è applicabile a tutte le epoche: si pensi al forte legame tra le architetture sonore di Johann Sebastian Bach e gli studi proporzionali, alla musica di Debussy o agli studi di Le Courbousier di Xenakis».

 Da questi studi è nato il desiderio di Federica e Alessio di organizzare una successione di eventi incentrati sull’architettura e sulla musica. Il primo incontro ha ospitato la mostra fotografica “Budapest, la città invisibile?”, organizzata dagli studenti del secondo anno del Corso di Laurea triennale di Architettura dell’Atelier di Composizione e Storia, coordinati dalla docente Silvia Gron e da Alessio Primavera. Prendendo spunto dall’opera “Le Città Invisibili” di Italo Calvino, in cui Marco Polo descrive all’imperatore dei Tartari Kublai Khan le città del suo immenso impero, gli studenti del Politecnico hanno fotografato la magica città di Budapest e allestito la mostra curata da Federica e Alessio.

 Il duo Let’s Combo, composto da Beatrice Tarantino (dj)  ed Elisa Aragno (flautista), si è occupato della sonorizzazione della data zero di Volumi Urbani. La selezione musicale delle Let’s Combo spazia dall’elettronica al jazz, dal rock allo swing, dall’indie alle cover songs ai classici indimenticabili e incontra il suono percussivo e melodico del flauto traverso.

La fotografia è gentilmente concessa da Federica Barletta

Il risultato è un vivace e trascinante dialogo tra dj e flautista, all’insegna della libera improvvisazione. «Per la sonorizzazione della mostra», spiega Beatrice, «abbiamo cercato di accompagnare lo spettatore per le vie di Budapest seguendo un percorso musicale fatto di suggestioni orchestrali ed elettroniche, selezionando una gamma di suoni e melodie adatte a descrivere l’architettura del passato e del presente».

 La festa è proseguita presso il Pastis, l’affascinante locale storico situato in Piazza Emanuele Filiberto, una delle piazze più francesi di Torino. Il pubblico della mostra, insieme a scrittori, artisti e musicisti che frequentano abitualmente il Pastis, ha concluso la propria serata gustando vini piemontesi e siciliani, cocktails e il famoso MiniPastis, il tutto accompagnato dalla pulsante Live- seat delle Let’s Combo. Il progetto Volumi Urbani riprenderà nel mese di gennaio con una serie di incontri che si svolgeranno ogni venerdì sera presso la sede di Azimut. Gli architetti Federica e Alessio collaboreranno di volta in volta con diversi licei, associazioni, architetti e musicisti.

La fotografia è gentilmente concessa da Federica Barletta

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