Vorrei avere

Da Milena Z
Giovanna Zoboli, Simona MulazzaniTopipittori, 2010, p. 28IllustratoEtà di lettura: scuola dell'infanzia, 
scuola primaria
 Nella giornata dedicata alla terra bastano poche parole per ricordarci l'incanto della natura e dei suoi abitanti. Sono parole, quelle di Giovanna Zoboli, colme di desideri e sogni che ci conducono in cammino verso un mondo denso di vita popolato da creature incantevoli nella loro perfetta semplicità tanto da indurci a desiderare di essere almeno per un giorno una di loro. E così seguiamo una voce narrante, forse quella di un bambino, ma perchè no mi piacerebbe pensare potesse essere anche quella di un adulto, mentre dolce e soave sembra cercare la risposta ad un quesito in apparenza molto semplice, ma in realtà estremamente complesso: Esprimi un desiderio: cosa vorresti avere? (chi vorresti essere? cosa vorresti diventare?). Decidere è difficile, molto più facile è indugiare sulle infinite possibilità. La natura e il suo creato ci viene in aiuto per colmare la nostra imperfezione e appagare i nostri più reconditi desideri, quelli che si annidano in profondità e ci costringono ogni giorno a fare i conti con ciò che siamo e stiamo diventando.
  Allora per esempio vorremmo avere la foresta di pensieri del cervo quando ascolta il bosco ....
 
oppure la voce della balena che canta e si sente a un ocenano di distanza*  
 
Ancora vorremmo avere il nero della pantera di notte a confondersi nel buio
 
o magari lo sguardo orientale del barbaggiani, leggero come un fantasma ... 

o la fame allegra che punge l'orso nel frutteto
Vorremmo avere le orecchie immense dell'elefante per intendere quel che dice il cielo* ... 
Vorremmo avere .... e il gioco non finisce mai, si dipana all'infinito tra le pieghe del nostro immaginario che si nutre delle illustrazioni oniriche che accompagnano il testo poetico.
Per intraprendere questo gioco, la voce narrante costruisce un intimo dialogo con la natura. La sua essenza, i segreti millenari che custodisce e che sono intessuti nella sua trama, dalle foglie del bosco, ai fondali marini, dai pesci, antiche creature che lo abitano, agli uccelli che sorvolano le nostre città, sono impresse ed esplicitate dalle illustrazioni: una storia nella storia, la pelle tatuata della balena e dell'elefante narrano di altre creature, di un mondo ormai perso in un tempo antico e incontaminato. Balena ed elefante sono portavoci dell'unità e dell'armonia del creato. Sono la memoria storica e millenaria di ciò che è stato incarnando una vita passata che continua a scorrere nelle creature di oggi. Con loro ci sarà anche l'uomo?
*le due illustrazioni sono prese dal blog:  http://lascatoladelte.blogspot.it/

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