Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona. La forza impetuosa dell’amore, “in the name of love”, morale e passione, dare amore senza chiedere amore, sono le mille sfaccettature di quel sentimento profondo ed intenso che comunemente chiamiamo Amore. Poeti e cantati, autori e saggisti hanno dedicato pensieri e parole per la/il loro amata/o.
E molto spesso con una semplice melodia si cerca di esprimere tutto l’universo interiore, “tutto l’amore che ho”, tutte le sensazioni ed emozioni. E per rimediare ad un errore o farsi perdonare dal proprio compagno/a, si può fare ricorso a Fabrizio De Andrè con la perla del suo repertorio “Bocca di Rosa” o sussurrare un genuino “Sto pensando a te mentre cammino, mentre parlo, mentre rido, mentre respiro”.
Ma l’amore conta come dice Ligabue? Mette in pericolo come canta Mietta? O come si chiede Luca Carboni “l’amore che cos’è?” Si può invocare di non esser abbandonati, riportando De Gregori “Bellamore bellamore, non mi lasciare...nella luna e nel sole fatti guardare”.
Dedicare una canzone, vocalizzare “Ti vorrei rivivere” cantando e registrando la propria voce, potrebbe essere un’idea per trascorre la ricorrenza dell’amore in maniera originale. Ricordi sbocciavan le viole con le nostre parole “Non ci lasceremo mai, mai e poi mai”.