Entrando da Max Mara e chiedendo l’aiuto di una commessa, ero partita convinta e consapevole.
“Devo vestirmi per un matrimonio, ma ho diversi problemi”, ho sussurrato alla commessa.
Lei si è avvicinata con fare cospiratorio, tutta orecchie.
“Primo: sono sovrappeso. Secondo: ho il culo grosso, le gambe orribili, la pancia gonfia e le spalle spioventi. Terzo: sarò testimone insieme ad una strafiga bionda di dieci anni più giovane e venti chili più magra”.
Lei mi ha fissato negli occhi, preoccupata: “La situazione è tragica. Dunque bisogna esagerare”
Si è orientata automaticamente verso gli abiti deluxe, canzonandomi: “E così Dio non ti ha proprio dato nulla di buono”
E io: “Beh, col cervello mi ha trattato bene, ma il cervello è un articolo sopravvalutato, e del tutto invisibile nelle foto ricordo”
“Vuoi essere più sexy o più elegante?”
“Voglio essere elegantemente bona”
E allora via, tacchi punitivi e togli-metti , infila-sfila a raffica, fino a quando…. Indosso lui.Sì, quello verde nella foto in alto, ma bordeaux.
E allora, guardandomi nello specchio, so che confezionata così potrei andare pure all’Eliseo, sul soglio pontificio o nel letto di Obama al posto di Michelle.
Dicono che la sposa riconosce “il suo” vestito non appena lo indossa: ma anche la testimone, ora lo so.
Il prezzo di questo figurone patinato? 640 Euro.
A cui aggiungere scarpe adeguate, una stola, una borsa all’altezza, guanti o bracciali.
Diventare grandi ha un prezzo. E tendenzialmente questo prezzo ha a che fare con l’uso responsabile dei soldi e con la consapevolezza dei limiti del proprio stipendio (che in un mondo barbaro coincidono spesso con i propri limiti).
Mortificata, desolata, affranta, mi sono spogliata, ho riappeso un piccolo sogno alla gruccia, sono scesa da Max & Co. e mi sono comprata un abitino nero dal prezzo ragionevole e dalla riusabilità garantita: ottimizzazione delle risorse di una donna con mutuo, economia etica.
Diventare grandi è una cosa terribile, una delle cose peggiori che ci capita.
E se volete il consiglio spassionato di una donna piena di desideri, non compratevi casa, rimanete a scroccare tetto, luce e gas da mamma e papà e usate il vostro denaro per godere, viaggiare e appagare.
Ogni tanto sono figlia anch’io del Drive-In.
Fanculo.
N.B. Se invece casa l’avete già comprata, evitate Max Mara, Discovery Travel, e tutti quei “luoghi” di mortificante sollecitazione di desideri inappagabili.