Votati gli aggiustamenti di bilancio. Verso un “meraviglioso 2012″

Creato il 31 dicembre 2011 da Lapulceonline

L’ultimo consiglio comunale del 2011 si chiude con gli auguri “papali” – visto il gesto benaugurante a due mani – del vice presidente del consiglio, Fedele Micò, particolarmenmte distratto nella conduzione dei lavori di votazione. “Un meraviglioso 2012″, esclama. Non si sa se prenderlo come un augurio o toccare ferro. L’altro lato curioso della serissima assemblea di questa sera è stata la scelta di far parlare per tutta la maggioranza non i soliti capigruppo, ma Aldo Rovito, avvocato penalista di estrema destra. La sua dichiarazione di voto sembrava più un’arringa in tribunale. E viste le vicende giudiziarie in corso, far rappresentare tutta la maggioranza dall’avvocato è apparsa quanto mai un’involontaria ironia.

Torniamo seri. Gli aggiustamenti di bilancio sono passati con solo 22 presenti in aula, alcuni astenuti e ancora tanti dubbi su come si esprimerà la Corte dei Conti di Torino, fermo restando che – come già anticipato – il Comune ha disatteso il patto di stabilità. Poco male, secondo il Sindaco che chiama in causa il collega torinese Fassino (il patto stupido, non lo rispetterò), ma le conseguenze si vedranno negli anni avanti. L’altra certezza  è il parere non positivo dei revisori dei conti comunali. Anche gli aggiustamenti ai bilanci “creativi” non andrebbero bene.

In attesa che i magistrati contabili ci facciano sapere come andrà a finire (se finirà), andiamo a dormire con la certezza maturata in due giorni di consiglio comunale: sono pochi, pochissimi i consiglieri che capiscono di finanza e conti pubblici (a parte chi lo fa di professione). La maggior parte si fida dei “capi” o dei periti, assessori competenti, consulenti o revisori che siano. A seconda delle convenienze.

“In questa situazione di crisi nazionale e internazionale è notorio che i Comuni non hanno soldi. Allora, o non si fa niente e così si chiudono asili e scuole, oppure si va avanti investendo nei servizi ai cittadini. Ecco dove sono finiti i 39 milioni che ci contestano dalla Corte dei Conti: negli stipendi e per fare crescere Alessandria”. (Aldo Rovito, nell’arringa si rivolge con particolare enfasi al consigliere Paolo, Andrej Januar’evič Vishinsky, Bellotti).

Il sindaco Piercarlo Fabbio ha invece commentato la votazione dei rendiconti 2009-10-11: “Ci sono momenti nell’attività politica durante i quali le provocazioni rischiano di spazzare via la serenità. Nei dibattiti cerchiamo la verità e non i titoli dei giornali. Non scambiamo la verità con la visibilità. Quando si è tentato di costituire un gruppo lavoro tecnico con il quale impegnarci per apportare le modifiche richieste dalla Corte dei Conti abbiamo registrato defezione. Sfilandosi dalle indicazioni del consiglio si viene meno alla responsabilità. Il patto di stabilità è una camicia di forza troppo costrittiva, peggiorata negli anni, che porta a considerare gli enti locali motori di spesa e non di investimenti. La ricetta suggerita dal sindaco del capoluogo di regione, Piero Fassino, che ha dichiarato che non rispetterà il patto, è: vendere le partecipate; alienare gli immobili; ridurre la spese corrente. Sono i cardini della nostra politica”.


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