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Voto di coscienza, non politico.

Creato il 13 giugno 2011 da Molipier @pier78

Voto di coscienza, non politico. Voto referendum Voto politico Voto cosciente Referendum Italia dei Valori IDV Berlusconi Sarò anche un ingenuo, ma io ho considerato il referendum di ieri e oggi come un’opportunità per far sentire la mia voce su 4 argomenti di interesse pubblico. Un voto per cui, se e quando avrò un figlio, un nipote o un pronipote, potrò dire di aver espresso il mio parere e aver contribuito, in piccola parte, al suo benessere.
Perchè l’acqua è un bene di tutti e tutti devono poterne godere con pari opportunità. La centrale nucleare mi ha fatto tentennare mentre è sfacciatamente giusto che un politico debba essere giudicato e processato come tutti i cittadini.

Però, dopo aver votato SI senza essere comunista oppure dopo aver votato NO essendo comunista (lascio libera interpretazione), un po’ mi sono pentito di come sia stato interpretato il voto. Perchè il 56% dei votanti pare non aver espresso una preferenza sul paese ma contro una persona. Come al solito.
Con questo, non giustifico e non faccio il tifo per l’attuale presidente del Consiglio che, a mio parere, vale ZERO come tutti gli altri appartenenti alla classe politica, di qualsiasi schieramento.
Ma non è corretto. Non è corretto strumentalizzare la preferenza di un popolo per condannare un singolo.

Considerando che è stato votato ed eletto dal popolo, lo stesso popolo chiamato alle urne per il referendum, non è corretto aggrapparsi ad un argomento per far leva su un altro. In questo referendum gli italiani hanno votato per una cosa (anzi, per 4) e tra le domande non c’era quella sulle dimissioni del presidente, che peraltro sarebbero ben accette.
Il fastidio è dovuto dal fatto che, ancora una volta, la sinistra si è dimostrata piccina piccina: invece di poter esultare per aver ottenuto un risultato comune, per l’interesse e il bene del paese, ci si sofferma a puntare il dito sempre e solo contro il Presidente del Consiglio. Lo scopo non era privatizzare o meno l’acqua, costruire le centrali nucleari. Lo scopo era poter attaccare, ancora, Berlusconi. Per la sinistra contava quello. Quello era il valore del nostro voto.

Ribadisco: non ho votato SI perchè sono comunista. Non ho votato NO perchè sono fascista. Ho votato secondo la mia coscienza. E questa, che è mia, non la potrete strumentalizzare.

Mi sorge spontanea una domanda.
Com’è che l’Italia Dei Valori (quali non si sa) ha proposto la votazione alla Camera dei Deputati contro il vitalizio di 3000 euro mensili per i parlamentari, sapendo che non sarebbe mai stata approvata e non ha raccolto le firme per indire una votazione referendaria su quest’argomento?
Non sarà mica stata una mossa ben studiata per autoattribuirsi dei Valori a livello popolare, sapendo però di salvaguardare i propri interessi ed introiti?

Sarebbe stato il QUINTO SI. Però è strano che nessun politico ci abbia pensato. Forse perchè quel voto sarebbe stato negativo per tutti e non solo per Berlusconi?

Di domande da fare al popolo italiano ce ne sarebbero tantissime, ma guarda caso ogni volta ci vengono propinate solo quelle che interessano una o l’altra parte, abilmente camuffate.

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