In molti si chiedevano con quali condizioni di forma si sarebbe presentato Alberto Contador alla Vuelta a España. Oggi il madrileno ha dato una risposta decisiva, andando all’attacco piú di una volta sull’ascesa finale. Andiamo a vedere come si è comportato lo spagnolo assieme agli altri protagonisti.
VALVERDE Alejandro, 9: il murciano conquista il successo nel primo arrivo in salita mostrando un’ottima forma che lo potrebbe portare a lottare anche per la classifica generale. Sembrava arrivato in Spagna più per le tappe, ma la strada ha detto che è più forte sia di Cobo, voto 5, che di Quintana, voto 4.5, lontani dai primi.
RODRIGUEZ Joaquim, voto 8: dimostra di avere la gamba dei giorni migliori venendo beffato solo sul traguardo dal connazionale Valverde. Anche lui, con un percorso così duro, sembra indiziato, quantomeno, a lottare per le prime posizioni.
FROOME Christopher, voto 7: rimane coi primi e arriva terzo. Non risponde subito agli attacchi ma si riporta sotto in maniera regolare, come è solito fare. Attenzione a portarselo all’ultima settimana, perchè potrebbe essere un bruttissimo cliente.
CONTADOR Alberto, 8: brillante in salita, prova più volte l’affondo. Forse non è il miglior Contador di sempre, ma la squalifica non sembra averlo indebolito. Sembra il vero favorito per la vittoria finale, e data la grinta con cui corre, questo potrebbe regalare un gran spettacolo.
CAPECCHI Eros, 7: si difende alla grande sul primo arrivo in salita. È spesso in fondo al gruppetto, ma quando conta riesce a farsi vere vedere davanti per strappare una settima posizione a soli 6″ dai primi quattro, che oggi sembravano difficilmente raggiungibili. Assieme a lui, e comunque sufficienti, corridori di spessore come Gesink, Anton e Uran.
CUNEGO Damiano, 5: come spesso accade il veronese non sembra avere idee troppo chiare. Chiude 37esimo a 1’28″. In questo modo esce di classifica ma non abbastanza per essere lasciato andare alla conquista dei successi di tappa. Una volta accortosi di non poter competere con i migliori sull’arrivo odierno, l’ormai ex enfant prodige del pedale azzurro, avrebbe probabilmente fatto bene a rialzarsi per poter ambire ad un successo parziale nelle prossime tappe.
MENCHOV, DE GENDT, VAN DEN BROECK, 4.5: tutti possibili uomini di classifica che perdono tanto in questa prima frazione impegnativa. Il loro distacco è nell’ordine dei due minuti e difficilmente potranno recuperare, dato anche quello che si è visto oggi, per ambire alla Roja.
CATALDO Dario, 4: il campione italiano a cronometro, partito da Pamplona per ben figurare, perde 6’42″ chiamandosi di fatto fuori dalla lotta per la top10. Peccato per l’abruzzese che cercava delle conferme importanti proprio alla Vuelta.
GILBERT Philippe, 7.5: il belga è volenteroso e si lancia all’attacco già dalla prima tappa in cui la fuga aveva delle discrete possibilità di arrivare. Lo spirito, come già visto alle Olimpiadi, è volitivo anche se probabilmente non ancora supportato dalle gambe dello scorso anno. La forma, prima del mondiale di Valkenburg, potrebbe comunque arrivare e il belga sarebbe un brutto avversario per tutti.
foto tratta da cyclingnews.com
OA | Gianluca Santo