L’immagine di Hubble Space Telescope di Plutone e delle sue lune mostra cinque oggetti orbitanti intorno al loro pianeta ghiacciato. Il cerchio verde individua l’ultima luna scoperta attorno a Plutone, designata con la sigla P5, e fotografata dalla Wide Field Camera 3 a bordo di HST il 7 luglio 2012. Le osservazioni aiuteranno i ricercatori nella loro programmazione per il fly by nel luglio 2015 quando la sonda New Horizons della NASA si avvicinerà al sistema Plutone e i suoi satelliti. P4 è stato scoperto in immagini di Hubble Space Telescope nel 2011. Crediti: NASA, ESA, M. Showalter, SETI Institute.
Il Senior Research Scientist Mark Showalter del SETI Institute aveva reso pubblico qualche mese fa il sito-sondaggio, Pluto Rocks, dove i visitatori potevano inserire la scelta del nome da assegnare a P4 e P5 , i due nuovi satelliti di Plutone scoperti recentemente dall’Hubble Space Telescope della NASA su una lista di nomi già assegnata. In linea con la convenzione IAU (ossia dell’International Astronomical Union che assegna i nomi a tutti i corpi del Sistema Solare) questi nomi sono associati alla mitologia greca e romana che circonda Plutone e l’Ade e il suo mondo sotterraneo.
Classifica disponibile su sito di Pluto Rocks. Crediti: Mark Showalter del P4/P5 Discovery Team; Carl Sagan Center for the Study of Life in the Universe, SETI Institute.
Questo concorso si è ora concluso ed è possibile notare che i due nomi scelti per P4 e P5 sono Vulcano e Cerbero. Ci vorranno da uno a due mesi per dare definitivamente il nome ai due satelliti P4 e P5, ossia per essere selezionati e per essere approvati dall’IAU. Le informazioni sono disponibili sul sito di Pluto Rocks e fornite da Mark Showalter del P4/P5 Discovery Team; Carl Sagan Center for the Study of Life in the Universe, SETI Institute.
La più grande luna di Plutone, Caronte, fu scoperta nel 1978 nelle osservazioni compiute presso l’United States Naval Observatory a Washington, D.C. Le osservazioni di Hubble nel 2006 svelarono due altre piccole lune, Nix e Hydra. Nel 2011 un’altra luna, P4, fu scoperta dai dati raccolti da Hubble.
Stimato con un diametro tra i 6 e i 15 chilometri, il satellite P5 ha una forma piuttosto irregolare, un’orbita di circa 36 200 chilometri di diametro, pressochè circolare che si presume complanare con gli altri satelliti del sistema.
La traiettoria della sonda New Horizons. Crediti NASA.
Il team sta utilizzando il potente occhio di Hubble Space Telescope per scoprire potenziali pericoli per la sonda New Horizons. Attraversando il sistema Plutone-Caronte ad una velocità di 18750 chilometri all’ora, New Horizons potrebbe venir distrutta da una collisione con un altro frammento o oggetto ancora non osservato nel sistema di Plutone, in una regione di detriti orbitali rimasti lì da miliardi di anni e non ancora osservati, perchè lontani e debolissimi.
Se si scoprisse che c’è una notevole quantità di detriti nel percorso previsto dalla sonda New Horizons, il team di ricercatori dovrebbe modificarne la rotta. Studi preliminari hanno determinato che una traiettoria di salvezza alternativa potrebbe essere quella di far avvicinare la sonda maggiormente al satellite Caronte, perchè l’azione gravitazionale di quest’ultimo non è così forte e sicuramente lungo la sua orbita non dovrebbero esserci presenza di detriti. Di conseguenza, quella potrebbe essere una zona di sicurezza per New Horizons.
Fonte Pluto Rocks: http://www.plutorocks.com/
Altre informazioni:
Via alla scelta dei nomi da dare ai due nuovi satelliti di Plutone – http://tuttidentro.wordpress.com/2013/02/18/via-alla-scelta-dei-nomi-da-dare-ai-due-nuovi-satelliti-di-plutone/
Sabrina