
Vuoi vedere che è proprio amore? di Viviana Giorgi

Mi ha conquistata al punto che ho dovuto terminarlo per smettere di leggerlo.Non è adrenalinico, quindi non è quello che incolla il lettore alle pagine.Piera non è una (non)eroina da chick-lit, ma ne combina delle belle, pur senza diventare mai una macchietta o una femminucciaJean, come tutti i protagonisti della Giorgi, ha il suo perché in fascino e sex appeal.Ma il vero pregio del romanzo è la sceneggiatura!
Scenette divertenti tra i protagonisti, dialoghi tutti da ridere, pensieri che sembrano monologhi della Cortellesi (o di un’altra showgirl comica che ammirate) e i piccoli camei sparsi nella storia: perfino le comparse sono ben curate e hanno un loro scopo.
In questa freschezza di ambientazione e costrutto, alcune disattenzioni (o forse licenze poetiche, ma le trovo troppo simili a degli errori) sul punto di vista, sono state, per me, delle docce fredde tremende. Come sempre, quanto più stimo e apprezzo l’autore, tanto più le mie aspettative sono alte e quindi l’errore mi indispone molto più che in un romanzo tutto sommato mediocre.
Ma non mi hanno fermato e ne sono stata ripagata da quelle chicche succulente di cui parlavo prima, come la comparsa Attila o i pensieri-barra-dialoghi della protagonista, che hanno saputo riscattare il lavoro della Giorgi.
Tirando le somme direi che ne consiglio la lettura a tutte!Certo non è perfetto e purtroppo alcuni errori per me sono spine nel fianco che interrompono la lettura e quella cosa magica, che tecnicamente si chiama sospensione dell'incredulità, e praticamente ci porta “nel libro” a vivere le cose che accadono insieme ai personaggi. Come se fosse reale.
Ma mica siete tutte rompiballe come me ^_^
Libera