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Vuoto a perdere

Creato il 06 settembre 2013 da Patuasia

Sulla candidatura a Città europea della Cultura, Paron finalmente risponde! Sulla Stampa esce dal silenzio e dice: “Non corriamo contro nessuno, corriamo per noi tutti“. Ecchevordì? Retorica da piola che non dice niente. Parole vuote che riempiono di vuoto il vuoto progettuale. Le linee guida sono state impostate da un consulente esterno (quanto ci è costato?) e poi sviluppate dal personale interno. Fantastico! Noi aostani e valdostani ne sappiamo qualcosa? Eppure il programma di una città candidata deve “incoraggiare la partecipazione dei cittadini residenti nella città e nei dintorni, mirare a suscitare il loro interesse, deve avere un carattere duraturo e costituire parte integrante dello sviluppo culturale e sociale a lungo termine della città”. A parte il logo che compare ogni tanto su fb accompagnato dalle frasi surreali dell’ideatore Arnaldo Tranti, il coinvolgimento è stato nullo. Quest’anno la Capitale europea della Cultura è Marsiglia, selezionata grazie al progetto “Atelier de l’Euroméditerranée”, insieme all’altra candidata Kosice. Fra i numerosi eventi conclusisi a Giugno con la Transumanza (una versione alta e di portata internazionale come io avrei voluto 13 anni fa per la nostra Désarpa), si contano quelli riservati all’azione dei cittadini. Diversi ateliers sono stati pensati e allestiti allo scopo, coinvolgendo gli operatori culturali, le associazioni e le scuole. I possibili partner aostani sono quelli ufficiali: Regione, Università, Celva e forse la Chambre. Che rinascita! A Marsiglia sono stati costruiti nuovi importanti edifici come la Villa Méditerranée a firma di Stefano Boeri, il MuCEM di Rudy Riccioti, un altro grande architetto, Frank O. Gehry, ha progettato il Museo della Fotografia. E poi lo studio di Norman Foster che ha riqualificato il Vieux Port e Massimiliano Fuksas che ha ideato il nuovo polo culturale Euromed e ancora il grattacielo concepito da Jean Nouvel. Insomma per Marsiglia un pugno di archistars è stato invitato per far rinascere una città. Aosta avrà i suoi geometri, architetti e ingegneri presto impegnati per riqualificare due importanti piazze che per l’assessore Alberto Follien non sono tali, tanto che per lui saranno sufficienti due panchine con lampioni incorporati e inchiavardati su un pavimento di marmette economiche. Paron, ma che corri a fare? Il Testimonial arriva dallo Stato Vaticano: Joaquin Navarro Valls, ex direttore della sala stampa e Ami de la Vallée d’Aoste. Dopo la “cittadinanza” data dal Comune di Introd al cardinale Bertone possiamo dire che ormai con lo Stato Vaticano siamo culo e camicia.


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