Magazine Diario personale

V.v.

Creato il 22 aprile 2013 da Razionalme
Era preciso, elegante, severo, ma sapeva ridere di cuore (tanto da contagiarci tutti), aveva carezze inaspettate e una pazienza che nonostante io senta di aver preso da lui, ancora gli invidio grandemente!
Aveva i capelli brizzolati neri e argento (ancora a 88 anni), gli occhi buoni e color cioccolato, faceva la Settimana Enigmistica tutti i giorni e giocava a carte fino allo sfinimento, sapendo che comunque avrebbe sempre vinto.
Amava la mortadella da impazzirne e le banane purtroppo erano anni che non poteva mangiarle a causa del diabete, ma ogni volta che ne offriva una a me e mio fratello accompagnava il gesto con la frase "ah, se io potessi, quanto me la mangerei".Aveva studiato Bella grafia alle scuole medie, quindi aveva una calligrafia quasi da stampa ottocentesca. Adoravo guardarlo muovere la penna in modo così lieve; da ragazzina tornando da scuola trovavo sempre il suo post it sul cuscino sul quale c'era sempre un appunto per me... quello che ricordo (gli altri spesso li detestavo perché erano critiche che all'epoca non capico) vivido è "del disordine sei la Regina"... da allora imparai l'ordine sia della mente che del corpo e degli spazi.Ripeteva sempre che l'ordine è l'economia della memoria... ne feci quasi un mantra!Era di me più basso e spesso mi chiedeva come funzionava un biglietto dell'autobus dei miei anni o il cellulare!Mi credeva quando parlavo, si fidava del mio giudizio e mi chiamava "nenna".Oggi sono 3 anni che il mio nonnino non c'è più.
Ed io che scrivo, in questo giorno torno a non credere che lui sia morto...

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