S&P500 ancora sul massimo storico
The Travelers il migliore, poi McDonald’s e Unitedhealth.In calo Ge, Cisco e UT. Non si fermano Walgreen e Broadcom.
Era molto attesa questa seduta a Wall Street, in quanto il mercato americano non aprirà le contrattazioni prima delle dichiarazioni di Mario Draghi, quindi era un po’ una specie di “previsione” sulle mosse che annuncerà la Bce.
E’ finita con rialzi frazionali, si è scongiurato il peggio, all’inizio delle contrattazioni, com’era già accaduto in Europa, le quotazioni erano scese, ma prima che chiudessero i listini del Vecchio Continente le perdite erano già state azzerate.
Alla fine, dopo diverse ore in cui gli spostamenti sono stati molto contenuti, lo S&P500 ha trovato il modo di ritoccare nuovamente il proprio massimo storico.
Eppure oggi sono stati scaricati una serie impressionante di dati macro, ma nulla poteva scalfire l’immobilismo del mercato, andiamo comunque a vedere come è andata.
Si cominciava con i posti di lavoro creati dal settore privato nel mese di maggio che sono stati 179.000, meno quindi dei 200.000 previsti dagli economisti, ma sarà solo la prima di una serie di notizie negative.
Il deficit commerciale, infatti, è aumentato arrivando a 47,2 miliardi di euro, il peggior dato degli ultimi due anni (consenso 41,3 miliardi), un risultato determinato dalla contemporanea riduzione delle esportazioni (-2,1%) ed dall’aumento delle importazioni (+3,1%).
Ma il dato peggiore ha riguardato il crollo della produttività che nel primo trimestre dell’anno è calata del 3,2% ben oltre le attese (-2,5%). Naturalmente il risultato è stato determinato in gran parte dall’ondata di freddo registratasi negli Usa durante i primi mesi dell’anno, ma occorre anche tener conto che in prima lettura ci si era fermati ad un meno allarmante -1,7%.
Dopo l’inizio delle contrattazioni, invece, la musica cambiava, l’indice ISM non-manifatturiero, infatti, saliva oltre le attese a 56,3 punti, il miglior risultato degli ultimi 10 mesi.
Ed alla fine è stato reso noto anche il Beige Book, che ha messo in evidenza la crescita delle spese dei consumi avvenuta in tutti i distretti. In aumento anche le vendite al dettaglio, seppur in maniera moderata, buone notizie anche dal settore manifatturiero, immobiliare e dal mercato del lavoro.
Dow Jones (+0,09%) bene il comparto assicurativo, svetta The Travelers (+1,35%) all’ennesimo record storico, a seguire McDonald’s (+0,98%) e Unitedhealth (+0,79%).
Maglia nera per General Electric (-0,90%) che potrebbe avere la necessità di rifiatare, così come Cisco Systems (-0,69%) e United Technologies (-0,58%).
S&P500 (+0,19%) continua a volare Walgreen (+4,19%) che non smette di ritoccare il proprio record storico, oggi anche con forti volumi. Stesso discorso per Medtronic (+3,62%), record storico e volumi esplosivi, recupera invece parzialmente le perdite General Motors (+3,57%).
Continua invece a scendere Bristol-Myers Squibb (-2,98%) tornato sui valori di un anno fa, giù anche Baxter Int. (-1,35%) e Pepsico (-0,90%).
Nasdaq (+0,41%) non si ferma Broadcom (+3,32%) tornato sui massimi relativi di un anno fa, recupera qualcosa anche Open Joint Stock Co. Vimpel (+3,22%), discorso analogo per Celgene (+2,13%).
Sul fondo Liberty Global (-2,08%), in calo anche Priceline.com (-1,54%) e Vodafone Group (-1,33%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro