Prevalgono le vendite a New York
J&J, Microsoft ed AT&T continuano a salire, cedono invece Unitedhealth, Merck e Goldman Sachs. Sul Nasdaq in calo Yahoo e Facebook.
Scende in particolare il Nasdaq, ma le prese di profitto hanno riguardato tutte e tre i principali indici statunitensi. D’altronde sembra anche logico che il mercato voglia ora attendere le prime trimestrali.
Nessun dato macro ha condizionato la seduta odierna, sul lato valutario il dollari è risalito sopra quota 1,36 ma torna a far parlare di sé il petrolio dopo esser sceso per la sesta seduta di fila.
A mio avviso la cosa da monitorare al momento è proprio il prezzo del petrolio, vista la crescita continua per i primi sei mesi dell’anno un ritracciamento anche sensibile ci sta, forse ormai è stato incorporato nel prezzo anche tutte le tensione geopolitiche che hanno riguardato in particolare l’Iraq, ed allora ecco che ora deve andare a trovare “il suo giusto prezzo”.
Certo le trimestrali avranno un impatto importante sui listini, ma in questo momento sono le materie prime a fare da “indicatrici di trend”. Anche l’andamento dell’oro nel mese di giugno può essere un indicatore.
Dow Jones (-0,26%) non si ferma il trend rialzista di Johnson & Johnson (+1,00%) che macina un record dopo l’altro, oggi ha superato anche quota 106 dollari. Prosegue di buona lena anche Microsoft (+0,53%), quindi AT&T (+0,50%).
Sul fondo Unitedhealth (-1,36%) cede alle prese di profitto così come Merck (-1,35%), male anche il comparto bancario con Goldman Sachs (-0,99%).
S&P500 (-0,39%) rimbalza Exelon (+1,15%). Prosegue il buon recupero Target Corp (+0,81%) e dà di nuovo consistenza alla risalita Altria Group (+0,54%).
Sul fondo della graduatoria odierna Biogen Idec (-1,65%), in calo anche Capital One Financial Corp (-1,62%) e Dow Chemical (-1,58%).
Nasdaq (-0,77%) soltanto due i rialzi, ed oltretutto risibili, Verisk Analytics (+0,41%), e Stericycle (+0,21%).
I maggiori ribassi invece sono stati fatti segnare da Tesla Motors (-2,87%), Vertex Pharma (-1,98%) e Yahoo (-1,72%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro