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Wall Street non può scendere (per il momento)

Da Pukos
Wall Street non può scendere (per il momento)

Ancora un recupero finale

Salgono J&J, Cisco Systems e Amex. Scendono Caterpillar, Chevron ed Ibm. Sul Nasdaq in luce Google e risorge Apple.

Una delle regole che viene ricordata più spesso nelle sale operative è: “mai mettersi contro le Banche Centrali, per quanti soldi tu possa avere, loro ne avranno di più (visto che li stampano)”. Naturalmente ciò è vero, ma il mondo non si è ancora autodistrutto perché c’è una logica, e LA LOGICA, vince sempre (anche contro le Banche Centrali), quindi è solo una questione di tempo.

Oggi abbiamo avuto l’ennesima conferma, gli indici statunitensi avevano imboccato nettamente la strada della discesa, quando, ad un’ora dalla fine ecco spuntare improvvisamente, e senza una motivazione apparente, ondate di acquisti che hanno praticamente azzerato le perdite per quel che riguarda il DJ e lo S&P500.

Va invece fatto un discorso a parte per quanto riguarda il Nasdaq che ha messo a segno l’undicesimo rialzo nelle ultime dodici sedute e l’unico ribasso, quello di ieri, non si può neppure chiamare tale, visto il valore esiguo (-0,02%). Da sottolineare, inoltre, che nelle ultime tredici sedute il valore di chiusura è risultato sempre superiore a quello di apertura, segno inequivocabile di una liquidità che viene costantemente riversata sul mercato.

Giornata importante, come sempre il giovedì, per i dati macro. Aumentate ben oltre le attese le prime richieste di sussidi alla disoccupazione (+31.000 unità), mentre gli economisti avevano previsto un incremento molto più contenuto (+8.000 unità).

Migliori delle attese, invece, gli ordini dei beni durevoli (+2,8%) anche se il dato di dicembre è stato rivisto in ulteriore ribasso.

Ma l’attenzione degli investitori è stata catalizzata in particolare da tre dati molto rilevanti, in primis il ritorno della deflazione, l’Indice dei Prezzi al Consumo, infatti, calcolato gennaio su gennaio è risultato in calo dello 0,1% un fatto che non accadeva dal 2009, poi il nuovo crollo (-5,5%) del prezzo del petrolio (dov’è questa ripresa economica?), quindi il forte apprezzamento del dollaro che nei confronti dell’euro è tornato sotto quota 1,12.

Dow Jones (-0,06%) prosegue il recupero di Johnson & Johnson (+1,57%), torna sui massimi dal 2007 Cisco Systems (+1,42%), quindi quinto rialzo di fila per American Express (+1,31%)

Emblematico il ribasso di Caterpillar (-1,59%), il calo del petrolio non ha di certo aiutato Chevron (-1,40%) giù ancora Ibm (-1,19%).

S&P500 (-0,15%) in vetta alla graduatoria Google Inc Class A (+2,19%), a seguire Google Inc. Class C (+2,13%). Quindi l’immediato riscatto di Apple (+1,26%)

Brusco dietro-front per Devon Energy (-4,43%), giornataccia anche per Monsanto (-3,43%) ed Apache Corp (-3,08%).

Nasdaq (+0,42%) record storico con rialzo stratosferico per Avago Tech. (+14,71%), sempre molto volatile Vimpelcom (+1,75%), quindi Tesla Motors (+1,68%)

Peggior titolo di giornata Catamaran Corp (-2,65%), in calo anche Symantec (-1,72%) ed Autodesk (-1,61%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro   


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