Si cerca un livello dal quale ripartire
Indici americani in discesa, ma non è una disfatta. Bene Boeing, Microsoft e Caterpillar. Male Unitedhealth, Coca Cola e Walt Disney.
Gli indici americani per circa un’ora hanno “tenuto” alimentando anche qualche speranza in un “rimbalzino”, poi hanno ceduto sotto i colpi delle vendite, ma … non tutto è perduto, c’è ancora domani, sarebbe importante terminare la settimana limitando la performance negativa dell’ottava.
Potremmo poi sperare in una “tregua di Ferragosto” per cercare di riordinare le idee, mettere un po’ da parte le scelte più stupide (tipo le sanzioni alla Russia), cercare di convincere gli israeliani che continuare ad uccidere bambini radendo al suolo scuole dell’Onu non aiuta alla causa ed infine sperare che in Europa si cominci a guardare la realtà con altri occhi.
Purtroppo oggi non è bastato un dato davvero brillante riguardante le prime richieste di sussidi alla disoccupazione diminuite ben oltre le attese a 289.000 unità, mentre ci si attendeva un aumento a 308.000 unità. Da rimarcare poi che la media mobile delle ultime quattro settimane è scesa al livello più basso dall 2006.
Ed allora se non basta nemmeno un dato del genere per far tornare gli acquisti cosa occorre che accada?
Dow Jones (-0,46%) tenta nuovamente il rimbalzo Boeing (+1,27%), a seguire Microsoft (+1,15%) e Caterpillar (+0,44%).
Torna a scendere Unitedhealth (-2,75%), immediato dietro-front per Coca Cola (-1,43%) e qualche segnale di cedimento per Walt Disney (-1,25%).
S&P500 (-0,55%) ancora un’ottima seduta, per 21st Century Fox (+5,04%), ma, così come già accaduto ieri la chiusura è avvenuta ben distante dal massimo di giornata. E’ arrivato un rimbalzino dopo la seduta choc di ieri da parte di Walgreen (+2,80%), quindi Exelon (+1,22%).
Storna Bank of New York Mellon (-2,31%) così come Mastercard (-1,73%), prosegue il trend negative Bristol Myers Squibb (-1,68%).
Nasdaq (-0,41%) terzo rialzo di fila per Netflix (+4,50%), arriva un piccolo rimbalzo dopo il crollo della vigilia per Cognizant Technology (+1,63%), mentre chi non smette di stupire è Tesla Motors (+1,39%) che arriva ad un soffio dal proprio massimo storico.
Sul fondo troviamo Nxp Semiconductors (-3,88%), Micron Tech (-3,26%), quindi Mylan (-2,98%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro