Ancora tante trimestrali in chiaroscuro
Vola Boeing dopo la trimestrale e McDonald’s per il cambio del Ceo. Sale ancora Apple ad un soffio dal proprio record. Sprofonda Qualcomm dopo i conti.
Una di quelle sedute che lasciano molti dubbi, decisamente anomala, probabilmente dovuta ad un fatto che, se si dimostrasse fondato, renderebbe davvero poco credibile il mercato statunitense. Preferiamo però trattare l’argomento in un articolo a parte che pubblicheremo domani anche per avere il tempo di verificare ciò che, per il momento, sono ancora supposizioni.
Commentiamo così, come di consueto, l’esito della seduta odierna, una seduta che, dopo essere partita fiacca aveva visto per un’ora e mezza quasi esclusivamente vendite, e che improvvisamente ha invertito la rotta, apparentemente senza motivi noti, fino ad andare a terminare le contrattazioni con rialzi sostenuti al termine di una galoppata senza sosta.
Il dato sulle prime richieste di sussidi alla disoccupazione è risultato estremamente positivo, un calo (-42.000 unità) assolutamente sorprendente, il livello raggiunto (265.000 unità) è il più basso degli ultimi 14 anni, dobbiamo infatti tornare al 2001 per trovare un valore così basso.
Se il rialzo odierno fosse da mettere in relazione a questo dato occorrerebbe capire, però, come mai il mercato se ne sia reso conto solo un’ora e mezza dopo l’inizio delle contrattazioni quando il dato, come sempre, è stato comunicato un’ora prima della campanella.
Qualche “maligno” avrebbe anche potuto pensar male, al termine delle contrattazioni, infatti, Visa ed Amazon hanno annunciato trimestrali assolutamente migliori delle attese, qualcuno forse era già a conoscenza dei conti?
Comunque dopo due sedute decisamente ribassiste è arrivato questo improvviso rialzo che interrompe la fase negativa. Il campanello d’allarme suonato ieri è stato immediatamente ascoltato.
Dow Jones (+1,31%) Boeing (+5,83%) vola, ed in questo caso non è solo un modo di dire, sul massimo assoluto dopo l’annuncio di una trimestrale decisamente migliore rispetto alle attese del mercato. Gran balzo anche per McDonald’s (+5,06%), ma non ci sono motivazioni economiche bensì la notizia della sostituzione dell’attuale Ceo non molto apprezzato dal mercato. Quindi un altro record storico, è naturalmente l’ennesimo, stiamo parlando di Home Depot (+2,75%).
I cali hanno riguardato principalmente i titoli petroliferi, Chevron (-0,68%) ed Exxon (-0,42%), quindi United Tech (-0,40%).
S&P500 (+0,95%) profitti oltre le attese proiettano Colgate Palmolive (+6,00%) in vetta alla classifica odierna, medesima motivazione per Dow Chemical (+4,60%) ed Abbott Laboratories (+4,26%)
Sprofonda dopo la trimestrale Qualcomm (-10,28%) e continua la fase negativa di Freeport McMoran (-3,39%), ancora in calo, ma termina molto distante dai minimi di seduta, Raytheon Co. (-2,46%).
Nasdaq (+0,98%) in vetta ai rialzi ancora un titolo del comparto biotech si tratta di Alexion Pharma (+5,78%), ancora un record storico per Tractor Supply (+4,30%) ed ha ancora la forza di salire Apple (+3,11%) arrivando a 10 cent dal proprio record storico dello scorso 26 novembre.
Quinto ribasso di fila per Vertex Pharma (-5,87%), in calo anche Comcast (-1,32%) e quarto ribasso consecutivo per Paychex (-1,07%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro