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Wall Street: una volatilità pazzesca. E’ il caos

Da Pukos
Wall Street: una volatilità pazzesca. E’ il caos

Si sale e si scende senza un motivo

Torna a salire il comparto petrolifero, bene anche Verizon. Un solo ribasso sul DJ, si tratta di Nike. Sul Nasdaq rimbalza Vimpelcom.

Ormai Wall Street sembra stia diventando una slot machine, una specie di flipper con la pallina che schizza in ogni direzione senza una logica, di conseguenza gli analisti, non sapendo che pesci pigliare, fanno continue gaffe.

Sui siti americani si commenta la prima parte della seduta, al termine della mattinata newyorkese, con gli indici di Borsa in flessione, con frasi del tipo “indici in flessione dopo dati macro fortemente negativi”. Diventa interessante capire come gli stessi commentatori giustificheranno il guadagno superiore al punto percentuale che lo S&P500 ha messo a segno a fine giornata.

Veramente  ormai è difficile dire qualcosa di sensato, può essere vero tutto ed il suo contrario.

Cerchiamo di riassumere, si aprono le contrattazioni in territorio leggermente positivo, ma immediatamente arrivano le vendite e si scende parecchio fino a perdere lo 0,7%. D’altronde i dati macro risultano quasi disastrosi.

I consumi a dicembre sono crollati dello 0,3% il più forte calo degli ultimi 6 anni, era dal picco della crisi che non si verificava una cosa simile. L’indice ISM manifatturiero è sceso a gennaio molto più di quanto atteso dagli economisti toccando il livello più basso dell’ultimo anno (53,5 punti), sono risultati negativi tutti i sottoindici, ma in particolare quello relativo ai nuovi ordini. Ed infine, per concludere in bellezza, le spese per costruzioni a dicembre sono aumentate molto meno di quanto ci si attendeva.

L’unica trimestrale importante, infine, quella relativa al colosso petrolifero Exxon è risultata poco più che disastrosa, ma, visto il crollo del prezzo del greggio, il calo del 21% sia dei ricavi che degli utili era previsto.

Ed allora non ci resta che dire la solita cosa, i dati macro sono risultati talmente brutti che potrebbero indurre la Yellen a non procedere all’aumento dei tassi nemmeno nell’anno in corso. A questo punto, però, occorre riconoscere che quella dei tassi a zero è diventata una trappola dalla quale non se ne esce.

Dow Jones (+1,14%) giornata favorevole al comparto petrolifero, svetta Chevron (+3,44%), alle sue spalle Verizon (+2,78%) quindi Exxon (+2,47%)

Un solo titolo in rosso si tratta di Nike (-0,36%) quarto ribasso nelle ultime cinque sedute.

S&P500 (+1,30%) cerca di riprendersi Apache Corp. (+5,85%), rimbalza Qualcomm (+4,92%) dopo il crollo a seguito della deludente trimestrale, quindi un petrolifero: Conocophillips (+4,43%)

Giornata negativa per alcuni titoli guida quotati al Nasdaq: Facebook (-1,21%), male anche Google Inc. Class C (-1,13%) e Google Inc. Class A (-1,00%).

Nasdaq (+0,89%) arriva il gran rimbalzo per Vimpelcom (+14,17%), così come cerca di riprendersi anche Mattel (+3,75%), comincia a farsi interessante anche il recupero di Tesla Motors (+3,61%).

Continua l’altalena per Alexion Pharma (-2,77%), in continua discesa Micron Tech (-2,84%), cerca di consolidare le posizioni Nxp Semiconductor (-1,85%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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