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I pagamenti ai dipendenti delle società finanziarie di Wall Street toccheranno un vero e proprio record: 144 miliardi di dollari tra salari e benefits quest’anno, in crescita del 4% rispetto ai 139 miliardi sborsati nel 2009. A rivelarlo è uno studio condotto dal Wall Street Journal e pubblicato questa mattina dal quotidiano americano.
Secondo l’analisi, le remunerazioni sono segnalate in aumento in 26 delle 35 compagnie prese in considerazione (si tratta di banche retail, d’investimento, hedge funds e società di gestione del risparmio). Un risultato figlio dell’incremento dei ricavi (per 29 su 35 aziende), che hanno registrato un +3%, a 448 miliardi di dollari contro i precedenti 433 miliardi. Di questi, dunque, il 32,1% sarà dedicato al pagamento dei dipendenti: anche questo dato è in crescita rispetto all’anno scorso, sebbene rimanga ancora più basso se confrontato con quello del 2007 (36%). «Si tratta comunque di livelli “oltraggiosi” delle remunerazioni», ha tuonato Charles Elson, direttore del Weinberg Center for Corporate Governance. Le società in questione, da parte loro, rispondono che senza tali trattamenti economici il rischio è di perdere alcune figure professionali chiave, che passerebbero alla concorrenza.
Ciò che appare chiaro è che le linee guida indicate dalle autorità americane nello scorso mese di giugno, proprio in tema di salari e premi, non sono risultate fino a questo momento efficaci. Le “consegne” rimangono infatti troppo generiche e soprattutto non comportano limiti obbligatori nel settore bancario.
Dott Fabio Troglia
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