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Walter e Francesco

Creato il 01 aprile 2012 da Paz83

Rutelli si è tirato in casa Lusi, e ora son settimane che va di poltrona in poltrona alla tv a fare quello che si flagella che “io non sapevo” che lui ha pure stampato i documenti di contabilità ma son difficili da leggere, sfido voi (bella la scenetta a che tempo che fa) e addirittura “che Lusi era un ex capo scout” come a dire che se uno è stato scout allora non serve altro. Fiducia piena. Che è poi vale tanto quanto dire “Berlusconi suonava sulle navi” e allora sicuramente va bene. Poi c’è l’altro, Veltroni, che dice sempre che va in Africa e invece no, è rimasto qui, a fare il tuttologo intellettuale del pensiero politico vate la pesca che è un mix: 30% di citazioni beatlesiane, 30% di kennediane e un rimanente 40% di stronzate (queste tutte farina del suo sacco). Walter ha il “merito” di aver portato in casa uno come Calearo di cui è inutile che ora stia in questa sede ad esporre le porcate, perché vi basta aprire ogni giornale per farvi una cultura in proposito. Anche lui, ” l’ Obama” italiano, come si è sempre visto in fondo, tenta, anche se in maniera meno palese, di giustificarsi:

Calearo ha mostrato di essere una persona orrenda. Quando il pd, all’ unanimità, lo candidò sembrava diverso. La politica fa perdere la testa a molta gente. Come dimostrano molti altri casi anche peggiori delle orrende frasi di Calearo. (via Corriere.it)

Ecco, all’inizio sembrava diverso, poi qualcosa si deve essere inceppato, mica è colpa loro, è la politica, bellezza. Arriva un momento che puf, il cervello va in tilt e noi cosa possiamo farci? Dopotutto così fan tutti, c’è anche di peggio delle frasi di Calearo. Certo, ma intanto invece di minimizzare sempre, puntando il dito a farci guardare fuori, oltre la finestra, cominciassero a guardare la polvere che c’è sul vetro di quella finestra.

Già, Francesco e Walter. Walter e Francesco. Che coppia, che se fossero cavalli non ci punteresti nemmeno un euro e invece… Invece noi per ben due volte e loro per ben due volte, che a dirlo ora a voce alta si rischia di offendere tutta la categoria dei ronzini, quelli veri, quelli che alle corse dei cavalli ultimi ci arrivano sempre ma comunque a testa alta, criniera al vento. Perché il cavallo è una bestia nobile, può permetterselo, anche quando arriva ultimo.


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