Wandering: Il vagabondare dell’anziano demente

Creato il 04 maggio 2014 da Catanesefra

Un disturbo tipico di questa patologia che può compromettere la sicurezza individuale.

Uno degli aspetti più importanti dell’attività di supporto alla persona con disturbi cognitivi è mantenerla in sicurezza, anche perché molti di questi anziani hanno la tendenza ad allontanarsi e vagabondare (wandering), con il rischio di smarrirsi e farsi male. Molto spesso questa responsabilità di sorveglianza ricade sul caregiver, con uno stress ulteriore a quello già cumulabile per gli altri aspetti della vita quotidiana, o sulla badante, che necessiterà di istruzioni precise per una responsabilità importante che le viene affidata.

Per questo è opportuno:

  • fare in modo che la persona abbia sempre con sé qualcosa che ne consenta l’identificazione (es. un braccialetto identificativo);
  • informare i vicini e le autorità locali che la persona ha questa tendenza a vagabondare;
  • avere a disposizione una sua recente fotografia, per facilitare l’individuazione della persona nelle zone circostanti l’abitazione e nel caso per aiutare la polizia in caso di smarrimento;
  • tenere le porte chiuse a chiave, alcune con una doppia serratura – se la persona è capace di aprirne una, può non essere capace di aprire la seconda;
  • mettere serrature sicure a tutte le finestre, soprattutto se porte finestre;
  • ridurre nei modi possibili il rischio che l’anziano resti chiuso nel bagno o in un’altra stanza: ad es. è opportuno non lasciare le chiavi nelle serrature delle porte dell’appartamento.
Anche solo queste poche attenzioni possono lavorare a favore della sicurezza del congiunto e a ridurre lo stress dei congiunti: è bene considerarle! articolo tratto dal sito Ipasvi

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