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Warhammer End Times: Vermintide – Prime impressioni dalla beta

Creato il 08 ottobre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Abbiamo provato la closed beta che si è tenuta in questi giorni di Warhammer: End Times – Vermintide, titolo in uscita su Steam il 23 ottobre

Sviluppato dagli svedesi di Fatshark e ambientato nel cupo universo di Games Workshop, Warhammer: End Times – Vermintide è un gioco d’azione cooperativo online per quattro giocatori. La formula di gioco ricalca quella di Left 4 Dead, gioco di grande successo prodotto da Valve. Solo che se in Left 4 Dead l’ambientazione è rappresentata da un’imprecisata apocalisse zombie, Vermintide ha a disposizione l’affascinante background narrativo di The End Times, che nel lore di Warhammer Fantasy corrisponde all’era apocalittica che anticipa la fine del vecchio mondo.

In occasione della closed beta ci siamo avvicinati al titolo con un po’ di freddezza, complici i molti pareri scettici presenti in rete, ma ne abbiamo ricavato una piacevole sorpresa. Warhammer: End Times – Vermintide è infatti un titolo onesto che riprende senza ipocrisie una formula vincente come quella di Left 4 Dead e assume una propria personalità grazie a un cambio di ambientazione quantomai azzeccato, a cui si accompagna anche una direzione artistica molto ispirata.

Ma facciamo un passo indietro: Vermintide è ambientato nella regione di Ubersreik, città assediata dagli Skaven, gli uomini-ratto che i fan di Warhammer Fantasy hanno ben presente. Il gameplay è molto classico e ci vede comandare in prima persona un membro di una squadra di quattro eroi con lo scopo di compiere gli obiettivi che ci vengono posti ad ogni livello (livelli che spaziano dalle fogne di Ubersreik alla cima della Magnus Tower passando per il quartiere portuale) e intanto sopravvivere ai furiosi assalti degli Skaven. Alla fine di ogni missione veniamo premiati con immancabili punti esperienza e nuovo equipaggiamento da indossare in battaglia. Tre, almeno in questa beta, i livelli di difficoltà selezionabili.

Anche se non si può giocare in più di quattro player in Vermintide è possibile scegliere tra cinque eroi, che sono rispettivamente il cacciatore di streghe, la maga del fuoco, il ranger nano, il soldato imperiale e il waywatcher. Ognuno di questi porta con sè un’arma melee e una ranged a scelta: ad esempio il soldato dell’Impero può impugnare un martello a due mani o una spada con scudo e un archibugio o una rudimentale gatling. Come da tradizione, il ruolo che si ricopre nel party dipende in buona parte dalla classe: se il soldato è un ottimo tank, il mago del fuoco può infliggere danni devastanti a larghi gruppi di nemici. Sebbene i comandi non siano molti, e consistano sostanzialmente in un attacco leggero, uno pesante e la parata, il combat system funziona bene grazie ad animazioni efficaci e un buon feeling dei colpi. Gli scontri sono particolarmente violenti, con teste mozzate, arti che saltano e bombe che esplodono, complice una fisica che svolge il suo lavoro in maniera eccellente.

Vermintide 2

Dopo ogni livello si torna alla taverna, dove è possibile ricaricare le munizioni, scegliere il proprio equipaggiamento, dilettarsi nel crafting e selezionare la prossima missione.

I nemici, pur non mostrando routine di IA particolarmente avanzate e ponendosi come carne da macello, hanno il pregio di colpire spesso da dietro, costringendo i giocatori a coprirsi continuamente le spalle. Se i normali Skaven contano più sulla quantità che sulla qualità, lo stesso non si può dire per nemici speciali come i Runner, che richiedono coordinazione e cooperazione per essere sconfitti. Anche queste sono meccaniche già viste in Left 4 Dead, ma non si tratta per forza una cosa malvagia.

Da quanto visto in beta dovrebbe essere presente anche un sistema di crafting, per quanto estremamente basilare, che consente di inserire cinque oggetti nella forgia e ottenerne in cambio un nuovo oggetto di qualità superiore. Tra i difetti da segnalare, che speriamo verranno corretti prima della release, ci sono alcuni piccoli bug grafici e un’interfaccia talvolta scomoda: pozioni e medicamenti vanno infatti prima selezionati dall’inventario come se fossero un’arma e solo dopo possono essere usati, costringendo il giocatore a una perdita di qualche attimo che mentre la battaglia infuria non è il massimo.

Pur presentando un comparto grafico solo discreto, Warhammer: End Times – Vermintide vanta un’ottima realizzazione dello scenario, con un design di sicuro impatto estremamente fedele al gioco da tavolo da cui si ispira: personaggi e location trasudano un setting medieval-fantasy fortemente gotico troppo spesso trascurato nei videogiochi. I giochi di luce e i forti contrasti cromatici contribuiscono a creare la sensazione di un mondo oppresso e assediato dall’oscurità.

Warhammer: End Times – Vermintide si presenta insomma come un gioco immediato e divertente, il cui rischio maggiore sembra risiedere nella longevità: quanto a lungo massacrare orde di Skaven e nemici dell’Impero potrà tenere alta l’attenzione e l’interesse nei confronti del titolo? Sicuramente molto dipenderà dalla consistenza narrativa della campagna, dalla rigiocabilità dei livelli e dalla profondità del sistema di loot, fattori che potranno essere approfonditi solo dopo l’uscita del prodotto completo che avverrà il 23 ottobre. È possibile preordinare Warhammer: End Times – Vermintide tramite l’apposita pagina nel negozio di Steam. Non è invece ancora stata annunciata la data d’uscita del gioco per PlayStation 4 e Xbox One, che comunque sarà nel 2016.

Tags:beta,end times,fatshark,left 4 dead,Steam,vermintide,warhammer,warhammer fantasy

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