L'antieroe di Nintendo arriva su Wii U con una raccolta di minigiochi non del tutto convincente
Si poteva fare decisamente meglio in questi primi mesi di vita di Wii U, questo è chiaro; piuttosto però di versare lacrime su ciò che non è stato, e prima di cantare il de profundis della nuova home console Nintendo, sarebbe il caso perlomeno di attendere che il sistema della casa di Kyoto soffi sulla sua prima candelina, traguardo che permetterà effettivamente di fare un bilancio realistico e concreto e allo stesso tempo di analizzare le prospettive future.
Questo perché il turbodiesel di cui sembra essere equipaggiato il successore del fortunatissimo Wii si sta probabilmente iniziando a scaldare a dovere, e dopo una fase di autentiche vacche magre si può - specialmente in ambito first party - scorgere più di una luce in fondo al tunnel. In attesa che le novità annunciate all'E3 raggiungano i negozi tra fine anno e inizio del prossimo, c'è tutta una serie di titoli che sono ormai pronti per il rilascio e per cercare così di convincere l'utenza sulla bontà di questo tanto bistrattato Wii U. Uno dei primi giochi di questa "nuova primavera" è Game & Wario, una sorta di successore spirituale della serie WarioWare che, a partire dal 2003 con l'esordio su Game Boy Advance, ha praticamente toccato tutti i sistemi Nintendo.Sixteen 'til i die
Per fornire una descrizione del titolo realizzato da Intelligent Systems, forse è più facile dire cosa non Game & Wario: malgrado sia infatti basato sugli stessi personaggi e sulla medesima folle idiozia che ha contraddistinto i WarioWare, il gameplay è notevolmente diverso rispetto a quello della serie originale. Una delusione forse per i fan della raccolta di microgiochi, ma fino a un certo: perché se è ancora ben impressa la genialità dei primi capitoli, allo stesso modo è evidente come passi falsi e una inevitabile crisi creativa abbiano impoverito la qualità delle ultime uscite, rendendo quindi necessaria una svolta decisa. Questa fondamentalmente è stata inquadrata dai programmatori attraverso l'abbandono totale (o quasi) del concetto dei microgiochi da pochi secondi l'uno dopo l'altro in favore di una serie di 16 minigiochi ben separati tra loro e a loro volta suddivisi in un numero variabile di stage. Una formula sicuramente molto meno originale ma che comunque non per questo merita di essere criticata eccessivamente, soprattutto nel momento in cui ci si rende conto che di fatto Game & Wario è fondamentalmente uno strumento per illustrare le qualità e le capacità del GamePad, nella speranza che possa essere più efficace del non indimenticabile Nintendo Land che ha accompagnato il lancio della console. Lo sforzo creativo dei game designer è infatti palese in ogni momento, ed è chiara la volontà di dar vita a tutta una serie di situazioni che non sarebbe evidentemente possibile replicare in assenza del controller di Wii U. Non è un caso che tutti i minigiochi, compresi quelli multiplayer, si debbano affrontare solo ed esclusivamente tramite il GamePad; qua non ci sono Wiimote in mezzo alle scatole che impediscono di tracciare la linea netta di distinzione tra Wii e Wii U che finora sembra essere stata mal comunicata al pubblico, ed è impossibile quindi confondere Game & Wario con un prodotto che sarebbe stato possibile giocare anche sul precedente hardware Nintendo. L'ormai arcinota genesi del titolo però, che è nato appunto come una sorta di demo del GamePad - addirittura nelle intenzioni originali da preinstallare sulla console - salvo poi essere adattato e inquadrato nel franchise di Wario, presta però il fianco ad una mancanza di coesione e continuità che risulta assolutamente evidente. Non esiste infatti un filo conduttore tra le prove, che sono tra loro totalmente differenti non solo per contenuti, ma anche per stile, qualità e profondità. Tutto ciò determina un'esperienza che sembra una corsa sulle montagne russe, tra saliscendi uno dopo l'altro: se con un gioco ci si può perdere le ore, su un altro invece ci si trova quasi obbligati a proseguire per guadagnare i gettoni, unico reale e autentico incentivo alla rigiocabilità, con cui sbloccare ben 240 oggetti, filmati, gadget e amenità varie. L'assenza di classifiche e modalità online pesa parecchio, e le gratificazioni per il superamento dei propri record o del miglior risultato possibile appare uno stimolo troppo debole sulla lunga distanza.
Alti e bassi
Preferiamo evitarvi il noioso elenco descrittivo di tutti i 16 minigiochi, piuttosto inutile oltre che deleterio per il piacere della scoperta di chi sceglierà di acquistare Game & Wario; sbloccare e provare per la prima volta le diverse esperienze rappresenta infatti gran parte del divertimento, soprattutto per chi apprezza il peculiare e demenziale humor che contraddistingue da sempre i titoli con protagonista l'improbabile antieroe Nintendo.
Certamente, come detto in precedenza, lo sforzo dei game designer nel tentare si creare esperienze il più varie e differenti possibili sfruttando il controller touch screen va apprezzato. In Game & Wario si possono lanciare frecce, scattare foto, saltare dirupi, guidare taxi in lotta contro gli alieni, giocare a bowling, affrontare i microgiochi di Warioware facendo attenzione a non farsi scoprire dalla mamma, risolvere puzzle con ritagli di stoffa e molto altro. Delle 16 totali, 12 esperienze sono dedicate al single player, mentre le restanti 4 al multi; in quest'ultimo gruppo si trova quello che probabilmente è il migliore del lotto, l'esilarante Islands che può essere affrontato da un massimo di 5 sfidanti. Paradossalmente però, alcuni minigiochi mettono in luce anche i limiti del GamePad, le ombre che sarebbe stato meglio far finta di non vedere; per esempio in Disco, dedicato a due giocatori che agiscono in contemporanea sullo schermo, l'assenza di multi touch risulta evidente e limitante. Altri invece sono semplicemente mal pensati, come il pessimo Ashley: una sorta di sparatutto 2D vecchia scuola tanto basico e banale da imbarazzare, che per qualche strano motivo richiede di usare il giroscopio per controllare la maghetta anziché il ben più adatto stick analogico. Anche Ski, quasi identico concettualmente al minigioco di Capitan Falco in Nintendo Land, fatica a convincere e divertire, così come il noioso Kung Fu. Altri infine avrebbero anche delle potenzialità, ma queste vengono tarpate dalla scarsità di profondità; è incredibile come Patchwork offra 90 stage mentre Design si limiti allo stesso livello ripetuto in maniera praticamente identica senza variazioni. Ma forse il problema più grave di Game & Wario è il fatto di arrivare tardi sul mercato; sarebbe stato un prodotto ideale nei primissimi mesi di vita della console, quando avrebbe fatto buon gioco della peculiarità della console Nintendo malgrado le mancanze a livello contenutistico. Ma oggi è inevitabile chiedere a Wii U di più, e il titolo Intelligent Systems non può che rappresentare in definitiva una mezza delusione. Game & Wario - Un trailer di gameplay dal Nintendo DirectGame & Wario, che lo si voglia interpretare come spin-off o momento di svolta per il franchise, non convince appieno. Se è encomiabile lo sforzo dei programmatori di trovare 16 maniere diverse per sfruttare il GamePad, i risultati altalenanti e la mancanza di una minima continuità tra i minigiochi impediscono al prodotto di garantire uno spessore sufficiente. Le notevoli differenze contenutistiche tra esperienze che possono effettivamente impegnare per qualche ora ed altre da archiviare dopo pochi minuti pongono poi alcuni dubbi sulla fase di progettazione di Game & Wario, che evidentemente non è in grado di lasciarsi alle spalle appieno la differente natura del progetto originale. La buona qualità di alcuni minigiochi e il prezzo budget permettono quindi di raggiungere una ampia sufficienza, ma nulla più.
Andrea Palmisano @sano80Pro
- Umorismo irresistibile
- Grande varietà
- Alcuni minigiochi divertenti
Contro
- Altri invece davvero deludenti
- Nessun filo conduttore o struttura di base
- Pochi stimoli alla rigiocabilità