Washed Out é il nuovo pargolo della famiglia Sub Pop, disco del mese per Rough Trade e recensione lusinghiera su Pitchfork. Serve altro?
Non so se é questa english summer che fa da sottofondo ma sto ascoltando Washed Out a ripetizione. Il fascino retro-futurista dell’elettronica fatta in casa si sposa meravigliosamente con la bellezza delle canzoni per un 9 canzoni piacevoli fresche e cariche di emozioni.
Washed Out: Amor Fati
Prendete ad esempio Amor Fati, inizia come un pezzo un po’ anni ottanta con un retrogusto di Royksopp, poi entra la voce, matura conseguenza del dream pop che ha dominato gli ultimi mesi, e la musica si svuota lasciando la batteria e il perfetto synth in levare. Si aggiungono poi tutti gli altri strumenti, strato dopo strato per un inarrestabile crescendo emozionale.
Tutto il disco, pur non riuscendo a raggiungere certi livelli di eccellenza é veramente bello. Riesce ad essere un disco da ascoltare dall’inizio alla fine senza stancarsi o skippare tracce, come quello di John Maus, ma con la freschezza e la luminositá degli Holy Ghost. D’altra parte se arrivano dalla Sub Pop vuol dire che ci si puó fidare, aggiungete il fatto che Within and Without é stato disco del mese per Rough Trade e ha ricevuto una recensione lusinghiera su Pitchfork ed ecco servito il disco da comprare ad occhi chiusi.
Washed Out: Eyes Be Closed
Ascoltate anche Eyes be Closed, con quell’atmosfera un po’ nostalgica che pervade tutto il disco senza concedere nulla alla tristezza. Come un sorriso amaro o una festa estiva in giardino sotto la pioggia.