Washington DC - day 1

Creato il 02 dicembre 2014 da Odio_via_col_vento

Alissa Monk, Bath

Si emerge così, dal cambiamento grande.
Quello di luogo e di tempo: un altro continente, un altro fuso orario (che, ahimè, per me è sempre un problema in più, lento a superarsi).
Anche quello di stagione: qui nell'arco di pochi giorni si susseguono giornate rosate, piogge torrenziali, neve e poi scirocco: da mandarti fuori di testa.

Si emerge seduti in un letto enorme, cosparso di cuscini, facendosi asciugare pian piano dall'aria calda sparata senza risparmio dall'immensa ricchezza energetica americana.
Si emerge lasciandosi affondare in un accappatoio di 4 misure più grande del necessario, dopo una delle ennesime docce con cui cerco di lavare via, di esorcizzre, il jet lag dal mio corpo.
Dalla mia testa, più che altro.

I miei primi giorni di America sono sempre questi: docce, mal di testa, brodaglie che chiamano caffè. E poi di nuovo docce.
E il conforto azzurrino di uno schermo di computer acceso.

Poi, fuori, ci sono le case di mattoni rossi e legni bianchi del quartiere di Capitol Hill, rischiarate da lampioni e da un inizio di alba lattiginosa; una biblioteca fra le più grandi del mondo; foglie d'autunno e decorazioni già impietosamente natalizie.


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