PC
TESTATO SU
PC
Genere: Gioco di Ruolo
Sviluppatore: inXile Entertainment
Produttore: Deep Silver, InXile Entertainment
Distributore: Koch Media
Lingua: Inglese (sub ITA)
Giocatori: 1
Data di uscita: 18/09/2014
PC |
Un vero GDR Tecnicamente debole
Comparto narrativo molto curato Qualche bug di troppo
Old-school fino al midollo La traduzione italiana è presente, ma non completa
Il mercato dei GDR sta vivendo quello che potremo definire come un periodo di completa ridefinizione del genere. Spaccato in metà da due filosofie di gameplay diametralmente opposte, abbiamo da un lato il settore tripla A che propone produzioni dove il lato ruolistico è sempre meno importante, incentrando tutto su grafica e spettacolarità, mentre il versante contrapposto è formato dal mondo indie dove escono molti giochi interessanti, ma sovente troppo legati alle meccaniche da retrogaming e poco appetitosi al grande pubblico. Fortunatamente ogni tanto arriva qualche sviluppatore in grado di far esaltare il mondo dei gamer con un gioco che promette di trovare una giusta via di mezzo tra il vecchio e il nuovo, a conservare il cuore dei giochi di ruolo vecchio stampo, ma limandone tutti gli elementi che oggi sarebbero indigesti.
Sono passati circa due anni da quando Brian Fargo, ironizzando sul triste rapporto che gli sviluppatori hanno con i loro finanziatori, convinse migliaia di giocatori ad anticipargli quasi tre milioni di dollari per realizzare un gioco old-school come da lungo tempo non si vedeva. In questo periodo abbiamo ricevuto costanti aggiornamenti sullo stato del progetto, lo abbiamo visto crescere e alimentare giorno dopo giorno le nostre aspettative. Finalmente la nostra pazienza è stata ripagata e il GDR di casa inXile ha raggiunto la sua versione definitiva. Ci teniamo a precisare che oltre ad essere gamer siamo anche finanziatori di Wasteland 2, di conseguenza eravamo estremamente interessati oltre che a recensirlo a scoprire se il gioco, che un po’ è anche nostro, rispondeva alle nostre altissime aspettative. Fatte le necessarie premesse vediamo insieme se Wasteland 2 è in grado di convincere l’esigente pubblico amante del ruolismo o se i nostri soldi sono andati sprecati.
LA STORIA SIAMO NOIIn una Arizona devastata da una guerra nucleare, il corpo dei Desert Ranger è l’ultima speranza per la società civilizzata. Visto il simpatico filmato introduttivo, fatto con un mix di video d’epoca e scene con attori in carne ed ossa, Wasteland 2 parte subito con l’acceleratore proponendo un menù per la creazione dei personaggi che farà impazzire di gioia i ruolisti di annata e spiazzando i giocatori abituati ai giochi di ruolo moderni. I ranger non lavorano mai da soli e come tali anche noi dovremo costruirci il nostro party ideale, Wasteland 2 ci propone una nutrita serie di personaggi predefiniti con abilità tendenzialmente bilanciate, potremo sceglierne fino quattro oppure potremo “costruirci” pezzo per pezzo ogni compagno, modificandone le statistiche e assegnando i punti abilità. Chi ha giocato a Fallout 2 sa cosa aspettarsi perché anche in Wasteland 2 ci sono decine di abilità diverse e dovremo essere abbastanza lungimiranti da creare un party in grado di saper gestire in ogni tipo di problema. I nostri ranger sono comuni mortali e neanche così dotati, scordatevi di poter creare un genio della tecnologia carismatico e con il fisico da culturista in grado di usare ogni tipo di arma. I punti a disposizione sono pochi e vanno distribuiti con parsimonia, inoltre ci sono penalità se uno dei vostri personaggi sarà troppo deficitario in qualche caratteristica. Volete farvi un ranger tutto muscoli ma con due punti di coordinazione? Potete farlo, ma non stupitevi se fallirà quasi tutti i tiri di abilità.
Entrati nel vivo dell’azione Wasteland 2 è un vero tuffo nel passato: aspettatevi di trovare una visuale isometrica, missioni con bivi morali, decine e decine di dialoghi sensati e nessun indicatore GPS che vi guiderà passo per passo lungo la strada da seguire. Bisogna ammettere che anche per un giocatore di vecchia data, ma abituato alle comodità moderne, questo tipo di gameplay può essere straniante almeno in un primo momento. Impigriti da missioni di due righe dove il solito locandiere diceva: “vai lì, uccidi tutti e portami indietro una tazza di caffè”, è esaltante trovarsi a leggere righe e righe di dialoghi create da professionisti, la presenza di Chris Avellone nel team di scrittura è palpabile. Ogni volta potrete decidere come affrontare le discussioni passando da una riposta cortese a insulti non troppo velati, a seconda delle vostre statistiche potrete avere anche altre opzioni, puntando sul carisma o sulla intimidazione. Il giocatore giovane che non conosce Barldur’s Gate e tutta la produzione Black Isle starà pensando che anche nei recenti giochi Bethesda ci sono queste opzioni. Certo, solo che in Wasteland 2 le nostre scelte hanno reali conseguenze sull’avventura che andremo a vivere: scegliendo di insultare il nostro superiore al posto di assecondare i suoi ordini porterà a vivere situazioni totalmente diverse. Senza voler intavolare filippiche sulla assurda evoluzione dei GDR, il titolo di Brian Fargo in teoria è un gioco old-school appartenente alle generazione passate, ma se ne analizziamo la struttura allora è risulta evidente come Wasteland 2 sia, sotto certi aspetti, più avanzato dei giochi attuali. Gli sviluppatori in più occasioni hanno ribadito come sia impossibile che due giocatori vivano la stessa esperienza di gioco, questo è stato possibile perché il rapporto causa-effetto delle nostre azioni è stato sviluppato in maniera tale da creare un mondo che reagisce alle nostre scelte e non si limita ad esserne il teatro, come fin troppo sovente accade. Scordatevi la nave dove sono tutti amici sotto la guida del capitano Shepard, in Wasteland essere accondiscendenti in un dialogo o fare una scelta dura può causare la perdita di un compagno o portare direttamente alla morte. Avere fin dal primo istante il controllo del proprio destino è assolutamente divertente ed è quello che più di tutto differenzia Wasteland 2 dagli altri giochi di questo genere.
Come ogni GDR che si rispetti Wasteland 2 richiede un numero decisamente alto di ore per essere completato, giocando con calma, esplorando ed eseguendo anche missioni secondarie, aspettatevi almeno una sessantina di ore di gioco prima di vedere i titoli di coda. Come vi dicevamo poco sopra, ci sono troppe abilità e troppe caratteristiche per poterle sperimentare tutte in una sola partita. Tale condizione è uno dei principali fattori di rigiocabilità, personaggi diversi portano a situazioni diverse e situazioni diverse generano ulteriori nuove condizioni. Per un amante del genere sarà un vero piacere scoprire come molte situazioni che sono finite in sparatorie potevano essere risolte a parole, con un protagonista sufficientemente intelligente o carismatico. Naturalmente il numero di opzioni non è infinito, Wasteland 2 propone una main story che può essere affrontata sì in maniera differente e può portare a risultati differenti, ma alla fine quella è. Ci sono determinate condizioni e azioni che bisogna risolvere. Questo è un difetto? Secondo noi no, è semplicemente essere realistici. Ogni missione e personaggio è curato a dovere con una caratterizzazione che cerca di allontanarsi dagli stereotipi del genere, confidare che ogni nostra scelta generi un mondo nuovo sarebbe follia. Wasteland 2 offre molte più possibilità e diramazioni di quanto non abbiano fatto gli esponenti di questo genere negli ultimi anni, solamente non è infinito. Parlare della storia principale in un gioco cosi ramificato ci risulta un po’ difficile perché non possiamo prevedere le scelte che farete e quello che vi succederà, possiamo però dirvi che quella che abbiamo vissuto noi è stata un’avventura adulta, fatta più di predoni e assassini che di personaggi che ci volevano aiutare. Durane il nostro peregrinare abbiamo incontrato numerosi personaggi smaniosi di affidarci side quest di ogni genere, sfortunatamente le missioni secondarie non sono belle e interessanti come quelle dell’avventura principale.
CHE STRADA PRENDIAMO?In uno dei suoi aggiornamenti Brian Fargo disse di essere conscio del fatto che molti giocatori pensassero al suo gioco come all’erede di Fallout 2, ma che Wasteland 2 e il gioco Black Isle fossero due cose differenti. Se l’abbia detto per mettersi al riparo da eventuali critiche o per quale altro motivo noi non lo sappiamo, quello che possiamo dirvi è che dopo aver passato numerose ore nei deserti post nucleari è che da Fallout 2 questo gioco prende a piene mani, esaltandone il concept originale e adattandolo ai nostri anni. Il gameplay proposto in Wasteland 2 è quello per cui i numerosissimi fan hanno contribuito su Kickstarster, ovvero old-school fino al midollo. Una volta accettata la missione dovrete esplorare a dovere ogni area, raccogliere indizi e possibilmente portare a casa sani e salvi tutti i componenti del vostro party. L’unica concessione alla modernità è rappresentata dalla radio: una volta completata una quest potrete comunicare direttamente al vostro superiore di aver completato il lavoro e ricevere quello successivo senza tornare ogni volta al campo base.
Wasteland 2 propone un approccio alle missioni e ai combattimenti che oggi definiamo “punitivo”, ma che sarebbe più corretto definire “onesto”. Naturalmente tutte le missioni le potrete portare a termine, ma non aspettatevi che questo avvenga sempre nel migliore dei modi. Fare una scelta clamorosamente sbagliata o pestare i piedi a un avversario troppo forte porterà ad una rapida morte. Numerosi scontri vanno approcciati con il classico sistema “trial and error”: si salva, si prova la battaglia e se va male si ritornerà più avanti, quanto il nostro party sarà più forte. I combattimenti sono gestiti tramite una scacchiera che indica i movimenti possibili e dei punti abilità che potremo usare per far attaccare i nostri personaggi. Si tratta di un sistema molto classico, ma allo stesso tempo funzionale. I nostri ranger hanno una buona varietà di attacchi e di abilità e a seconda delle caratteristiche potremo usare o meno determinati tipi di armi. Il battle system è una buona via di mezzo tra strategia e immediatezza, per passare gli scontri più complicati dovremo riuscire a gestire al meglio le armi dei nostri personaggi e allo stesso tempo trovargli una copertura adeguata. L’unico neo è rappresentato dagli incontri casuali, troppo frequenti e ripetitivi tra di loro.
Naturalmente non è tutto oro quello che luccica e Wastland 2 soprattutto sotto il profilo tecnico mostra incertezze. Graficamente il mondo post nucleare creato dai ragazzi di inXile è affascinante, ma non così bello da vedere. I fondi raccolti tramite Kickstarter sono stati usati in larga parte per curare gameplay e la scrittura, la scelta è assolutamente condivisibile, ma i modelli dei personaggi e le ambientazioni soffrono di una creazione un po’ spartana, inoltre non sono rari i casi in cui incontrerete NPC fin troppo simili tra di loro, per non pensare a un semplice re-skin. Intendiamoci, graficamente il gioco non è brutto però non è assolutamente paragonabile ai giochi di questa generazione, inoltre manca ancora un po’ di ottimizzazione, anche i caricamenti non sono invasivi ma un po’ troppo lunghi per la limitata mole di poligoni che deve gestire. Non manca neanche qualche bug di troppo, saltuariamente abbiamo trovato personaggi con i pixel sballati e altri errori minori. Nulla che possa compromettere realmente il divertimento che questo gioco può offrire, confidiamo che verranno tutti risolti con i futuri update. Per chi non ha una buona conoscenza dell’inglese, la barriera linguistica potrebbe rivelarsi un piccolo problema. Dal menù delle opzioni potrete selezionare l’italiano, ma la traduzione non è ancora completa a 100%. I dialoghi sono frequenti e corposi, ma soprattutto sono utili, se non siete in grado di comprendere gli indizi che vi stanno offrendo i vari NPC potreste trovarvi a girare a vuoto senza sapere cosa fare.
IN CONCLUSIONEBrian Fargo è riuscito nell'impresa non indifferente di rendere concreto quello che migliaia di giocatori avevano in testa due anni fa, quando si fidarono di lui e appoggiarono il suo progetto su Kickstarter. Wasteland 2 è un GDR old-school duro e puro, pensato e creato per giocatori che volevano un prodotto che non cedesse ai compromessi del mass market. Si tratta di un gioco cattivo e complesso, dove ogni nostra azione genera delle conseguenze. Wasteland 2 è bello, sostanzioso, ma non perfetto e i difetti si annidano soprattutto sotto il profilo tecnico. Se tutto questo vi esalta allora aprite Steam e compratelo senza remore perché quello che troverete sono decine e decine di ore di divertimento. Allo stesso tempo, se state cercando un'esperienza più leggera allora è meglio rivolgersi altrove, Wasteland 2 non è un gioco che cede a compromessi ed è cosi che deve essere. ZVOTO 8.5