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Watergate a Bordolano

Creato il 06 novembre 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

No, non siamo a Washington, dove i democratici hanno perso ieri, ma in un altro luogo, Bordolano, di cui spesso la stampa locale nemmeno parla, forse perché risultano giochi di potere sin troppo evidenti. Lo si comprende leggendo i verbali del consiglio comunale, ascoltando chi era presente fra il pubblico e soprattutto prestando attenzione il racconto di Luisa Pea, consigliere comunale d’opposizione della lista Oltre il fiume.

I verbali del consiglio comunali sono lacunosi, come afferma una lettera al sindaco Davide Brena firmata ieri dalla consigliera: mancano ancora una volta nei verbali, come già in passato a Bordolano, frasi di rilievo, che dimostrano prese di posizione inaccettabili. “Non fare interrogazioni” è un intervengo polemico scorretto. Il peggio è che quelle interrogazioni riguardano un’azienda a rischio di incidente rilevante, lo stoccaggio e la centrale di metano Stogit. E’ stata la Stogit in passato a finanziare le luminarie di Natale a Cremona come anche alcune iniziative culturali, mentre la giunta Perri, non va mai dimenticato, annoverava un assessore bordolanese, Luigi Amore. E a Bordolano mister Bettoni intima di non fare interrogazioni, il sindaco lo richiama a rispettare i diritti dei consiglieri, tuttavia i due sono d’accordo, come spiega il loro programma elettorale: non disturbare la Stogit, fare solo vigilanza.

Non ci sono i documenti fondamentali previsti dalla direttiva Seveso. Chi si insedia a Bordolano ufficialmente non sa dal Piano di governo del territorio che esiste un’azienda pericolosa, che è stato interrato un metanodotto e che c’è una fascia di rispetto. Leggi ambientali e sulla tutela del territorio per proteggere il paese e consentirne la sicurezza.

Non va disturbata la Stogit: l’ha insegnato Luigi Amore con la sua disinformazione, e la pessima storia continua, mentre Amore ha ammesso di aver lasciato un buco nel bilancio dei servizi sociali di Cremona. Non è stata data motivazione per il sì incondizionato alle iniziative della Stogit. C’è una cava a Bordolano, c’è un’azienda che fa movimento terra a Bordolano proprio per costruire la centrale, eppure se chiedi “dov’è finita quella montagnola che si vedeva in precedenza?” ti dicono di tacere.

E il segretario comunale firma un bel verbale incompleto. Questo è gioco di potere. In nome dei soldi della Stogit non si provvede alla sicurezza dei cittadini. L’Elaborato sul rischio di incidente rilevante va presentato col Pgt, non dopo o a piacere. Il Piano d’emergenza esterno è previsto perché venga fatto, non rimandato a quando lorsignori gradiscono.

Ma non si fa, perché Bordolano è piccola, non fa notizia, non è Cremona, non è Crema, è un  paesino, è stata scelta apposta, non c’è opposizione organizzata, anche se Luisa Pea accresce il consenso, i cittadini temono ritorsioni e qualcuno si permette di dare consigli indecorosi per un consigliere comunale. E perché i cittadini non devono saperlo? Perché l’opposizione quando chiede il rispetto delle norme viene trattata con disprezzo?

Ecco la lettera di Luisa Pea.

Lettera Comune-Verbale incompleto-5.11.2014


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